00:00 14 Novembre 2016

ANALISI LUNGO TERMINE: possibile un nuovo attacco del Generale INVERNO sull’Europa

Gli anticicloni nuovamente proiettati verso le latitudini settentrionali; si aprono per l'Europa ancora scenari di INVERNO?

Ci risiamo, non appena il Vortice Polare abbozza un minimo tentativo di ricompattamento, ecco profilarsi all’orizzonte nuove importanti pulsazioni dell’alta pressione verso le elevate latitudini settentrionali del nostro continente, laddove nei prossimi giorni prenderanno vita nuovi blocking alla circolazione zonale. Quanto previsto entro i prossimi 3-5 giorni su scala europea, non deve pertanto trarre in inganno; la fase zonale sarà in realtà circoscritta all’oceano Atlantico ed all’Europa occidentale, tale evento non sarà sintomatico di una reale ripresa della corrente a getto occidentale lungo tutta la circonferenza del Vortice Polare, ma sarà il risultato di quello che potremo definire come "versamento" di vorticità dal settore groenlandese verso l’oceano Atlantico.

Ne deriveranno un paio di passaggi perturbati pronti a coinvolgere il nostro Paese a cavallo tra il termine della seconda e l’esordio della terza decade novembrina. Da questo punto in avanti tutto tornerà nuovamente ad essere messo in discussione; il rallentamento fisiologico ed inevitabile delle vorticità zonali viaggerà di pari passo con l’indebolimento della figura ciclonica sopra descritta che potrebbe concludere il suo ciclo vitale con la formazione di un cut-off in sede iberica.

L’aumento fisiologico della pressione e delle altezze geopotenziali in sede oceanica, sarebbe poi preludio ad una possibile (ma non ancora certa) "depressione" dei geopotenziali sul comparto euroasiatico. La parte conclusiva di novembre potrebbe quindi portare ad un nuovo versamento d’aria fredda su Russia, Penisola Scandinava e nord-est Europa, aprendo nuovamente scenari di inverno anche sul tempo di casa nostra.

Andrà davvero così?

Per adesso mappe e modelli a lungo termine sembrano pendere verso questa direzione, mentre ancora una volta sarebbe scarsa o nulla l’attività della Semipermanente d’Islanda così come del Vortice Canadese. Su queste basi di partenza potremo costruire un inverno dalle caratteristiche diverse rispetto quanto sperimentato le scorse annate. Rimane ad ogni modo una situazione da seguire con grande trepidazione. 

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Autore : William Demasi