La scaldata della Vigilia è ormai alle porte. La forte ondulazione del Getto in uscita dal nord America andrà a sprofondare verso il basso Atlantico, dove preleverà una massa d'aria di origine subtropicale marittima che diverrà protagonista del Natale sul Mediterraneo. Sempre il Getto, con la sua spinta dinamica, andrà a gonfiare un promontorio anticiclonico mobile di tipo nord-africano il quale inizierà a salire di latitudine fino ad abbracciare anche l'Italia.
Questo, in sintesi, è il meccanismo sinottico che porterà ad un sensibile aumento delle temperature su buona parte dell'Italia tra oggi, domenica 23 e il Natale. L'apice della scaldata, come detto nei precedenti approfondimenti, sarà raggiunto il giorno della Vigilia.
Le temperature aumenteranno su tutto il suolo italiano, ma si presenterà in modo più sensibile sulle Alpi e al centro-sud, meno sulla pianura Padana, dove un cuscino di aria fredda graverà nei bassi strati intrappolandovi anche nebbia e inquinanti.
La colonnina di mercurio per il resto salirà al nord fino a 7-8°C sopra le medie del periodo, al centro tra 8 e 9°C, al sud e sulle Isole Maggiori tra 10 e 12°C. Impressionante e repentina alita anche dello zero termico, che sulle Alpi si porterà fino a 3500 metri, mettendo a dura prova la stabilità del consistente manto nevoso caduto di recente.
La scaldata sarà però tanto repentina, quanto sbrigativa: controlla qui l'andamento delle temperature previsto dai nostri modelli meteolive.leonardo.it/speciali/MAPPE/73/
Differenze-di-temperatura-al-suolo-dei-prossimi-giorni-rispetto-ad-oggi/32852/. Già dalla giornata di Santo Stefano la massa d'aria subtropicale lascerà il nostro Paese e così, per la sua caratteristica mobile, anche il promontorio di alta pressione. La colonnina di mercurio dunque tenderà a rientrare intorno a valori normali e lo zero termico a portarsi su livelli più consoni al periodo.