00:00 17 Novembre 2011

Seconda decade di novembre: ecco come cambieranno le temperature

Il lento cedimento dell'alta pressione farà calare i valori termici laddove sono al momento elevati, ovvero sulle zone montuose del nord. In aumento invece la colonnina di mercurio al centro e al sud.

 Con l’alta pressione ormai insediata in pianta stabile sull’Europa, l’andamento delle temperature ha assunto una connotazione caratteristica. Questa connotazione, che vede una decisa anomalia mite in quota e accumuli di aria fredda invece sulle grandi pianure  o nelle valli, ha preso forma anche su gran parte d’Italia. 

Fanno eccezione solo le Isole Maggiori, sottoposte ad una circolazione a sè stante. Qui i valori termici sono complessivamente più bassi, tant’è vero che sulle cime più elevate dei rispettivi gruppi montuosi, quelle poste oltre i 2000 metri a tratti nevica.

Con l’indebolirsi del campo anticiclonico europeo, anche il profilo termico descritto subirà alcune modifiche a partire dal weekend. Dalle mappe termiche in nostro possesso, di cui potete vedere un’interessante elaborazione a questo indirizzo https://www.meteolive.it/speciali/MAPPE/73/Differenze-di-temperatura-al-suolo-dei-prossimi-giorni-rispetto-ad-oggi/32852/ , si evince che sulle Alpi da lunedì 21 farà un po’ più freddo, mentre in val Padana, la parziale rimozione degli strati nebbiosi causerà un lieve addolcimento del clima attuale.

Viceversa sulle altre regioni, in particolare su quelle centro-meridionali peninsulari, si assisterà ad un deciso aumento, a causa delle correnti meridionali che precederanno l’ingresso di una perturbazione afro-mediterranea.

Autore : Luca Angelini