00:00 10 Marzo 2005

Dal freddo…al “caldo”!

Temperature in aumento per la settimana prossima, specie al centro e al sud. Anche al nord i valori termici saliranno, ma in maniera meno sensibile.

Ecco la primavera che ci mostra il suo biglietto da visita…anzi forse qualcosa di più!

Dopo il freddo e la neve a quote basse il tempo cambia decisamente aspetto e lo fa in maniera abbastanza prepotente. In poche parole dalla settimana prossima, soprattutto tra mercoledì e giovedì, l’alta pressione sub-tropicale sembra abbia intenzione di dare una bella “zampata” all’Italia, con il suo alito temperato-caldo proveniente direttamente dall’entroterra africano.

Le miti e piovose correnti occidentali scorreranno invece sull’Europa centrale e settentrionale, proponendo su queste zone una rapida sequenza di fronti perturbati.

Il nord Italia si troverà al limite tra le due circolazioni. La “coda” delle perturbazioni si farà sentire soprattutto sui settori alpini, ma le precipitazioni associate saranno davvero modeste o assenti.

Di quanto potrebbe aumentare la temperatura al centro-sud tra mercoledì e giovedì? Al momento è difficile dire esattamente quali valori si potrebbero raggiungere, vista anche l’eccessiva distanza temporale. Le prime proiezioni a nostra disposizione ci dicono che a circa 1500 metri di quota si potrebbero raggiungere i 7-8°, addirittura 10° sulle due Isole Maggiori. Ovviamente sarà da monitorare il rapido scioglimento del manto nevoso presente in Appennino, sotto l’influenza di simili temperature. Tutto ciò potrebbe riversare a valle un cospicuo carico d’acqua attraverso gli apparati fluviali.

Al nord non si dovrebbe andare al di sopra dei 5-6° ( sempre a 1500 metri di altezza).

Dove farà più caldo? Paradossalmente non lungo le coste, che risentiranno di autentiche “brezze fredde” provenienti dal mare. Non dimentichiamoci che le acque del Mediterraneo in questo periodo sono molto fredde, anzi quest’anno sono in leggera anomalia negativa dopo molte settimane di temperature dell’aria sotto la norma.

Di conseguenza saranno proprio le zone interne, quelle più lontane dal mare, ad avere le temperature più alte. Valori elevati, alla fine, si potrebbero registrare anche in Val Padana.

Da mettere in conto anche il possibile sviluppo di nebbie di avvezione marittima ( molto frequenti in primavera) lungo tutti i litorali del centro-sud. L’aria caldo-umida, scorrendo sul mare freddo, potrebbe condensare nei pochi metri prossimi alla superficie, con la conseguente formazione di strati nebbiosi. Ovviamente all’interno di essi la temperatura si manterrà piuttosto bassa.
Autore : Paolo Bonino