La “ballata della neve” e la prevenzione soffocata
Questa mattina parleremo di Meteo-Svizzera, Aeronautica e prevenzione.
Rieccoci a parlare di meteo “in panne”. Il tapiro della settimana va a Meteo-Svizzera che prima non vede l’arrivo del Foehn a nord delle Alpi, correggendo il tiro con 24 ore di ritardo, e poi sembra giocare con la quota delle nevicate previste piazzando limiti a 1600 m, 1700, poi addirittura a 1000, sino a scendere sul fondovalle ma “generalmente tra 1200 e 2000 m”. Davvero preciso ed illuminante… Alla fine l’utente cosa avrà capito? Abbiamo massima stima dei previsori svizzeri di Locarno Monti ma in una fascia previsionale così ristretta, da illustrare quasi valle per valle, nascono spesso svarioni in corsa e ripensamenti dell’ultima ora.
Vista la situazione convulsa ed incerta da gioco a premi “chi si avvicina di più”, il Tenente Colonnello Girolamo Sansosti su Rai Uno ha preferito sorvolare sulla neve e ha dato ordine di togliere il fiocco bianco sull’arco alpino. Meglio ritirarsi dalla bagarre, avrà pensato il simpatico Girolamo.
Ma non finisce qui: da oltre 48 ore stiamo cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica sul maltempo. L’informazione sui media a tal proposito però continua a latitare. Non dobbiamo scambiare l’attività di prevenzione con il procurato allarme o con una forzatura ad arte del maltempo per accumulare visite.
Il maltempo ormai è sotto gli occhi di tutti al nord, c’è un ciclone possente ad ovest dell’Irlanda, ma Bin Laden occupa sempre le prime pagine, bisogna riempire fiumi d’inchiostro che non leggerà quasi nessuno perchè il Papa visita il Parlamento, mentre un servizio di 120 secondi o un servizio speciale sulle zone a rischio di dissesto idro-geologico non vengono nemmeno presi in considerazione. Solo a frana o alluvione avvenuta allora si sprecheranno paginoni interi per spiegare la storia delle nostre alluvioni, le zone più colpite, le foto del fango che travolge la gente e l’acqua che distrugge i ponti. La tv mostrerà per ore le solite immagini di devastazione, metterà a nudo la disperazione della gente colpita dalle calamità e griderà la sua ipocrita indignazione.
E la prevenzione? Soffocata. La prevenzione c’è ma finchè si dedicheranno ore a trasmissioni di cucina e pochi minuti all’informazione meteorologica, le tragedie si ripeteranno puntualmente.
Autore : Alessio Grosso