00:00 6 Novembre 2004

Come SPAVENTARE la popolazione in pochi secondi…

Il catastrofismo dilaga: i richiami alla moderazione si perdono nel nulla.

Vorrei riproporre in questa sede ai lettori una massima dello scienziato Schneider, grande sostenitore dell’effetto serra: “per catturare l’attenzione del pubblico bisogna presentare scenari catastrofici, divulgare opinioni semplificate, minimizzare i dubbi, occorre insomma trovare il giusto equilibrio tra l’essere efficace e l’essere onesto”.
Cosa voglio dire? Beh, semplicemente “open your eyes!”, apri i tuoi occhi. Non farti contagiare dal catastrofismo fine a se stesso.
Non subire le informazioni, non accettarle acriticamente, non ti fidare, riservati di approfondire!

La notizia lanciata nel novembre 2004 è: tempo mite fino a gennaio, con poche impennate di freddo”.

Dichiarazione lanciata dagli inglesi, riferita soprattutto alla loro terra ma sposata senza troppi problemi da alcuni nostri scienziati o presunti tali.

In questo annuncio quasi profetico c’è tutta la capziosità di chi punta a diventare vaticinatore in campo scientifico.

Alle basse latitudini in genere si entra in modo deciso in inverno dalla metà di dicembre, prima di allora una normale alternanza tra invasioni fredde e fasi più miti, magari sciroccali, rappresentano la norma. Nell’ultimo decennio le fasi miti sono aumentate esponenzialmente, dunque non ci sarebbe di che stupirsi se continuasse un trend di questo genere.

A gennaio il freddo in qualche modo si fa sentire sempre: o per inversione termica o per vere e proprie irruzioni dal nord Europa, dunque nell’affermare che il freddo arriverà a gennaio si dice solo una grande ovvietà.

Il problema però è un altro: si è capito che spaventare la gente con l’idea di un surriscaldamento imminente del Pianeta fa audience e lo scienziato tiene bordone al giornalista.
La dichiarazione di Schneider deve farci pensare che:
-Almeno un 30% di quanto ci viene detto in ambito scientifico è forzato dall’impatto mediatico che dovrà avere.
-Il 20% è dilavato da tutte le impurità dell’incertezza che regna nella disciplina
-Per il restante 50% l’affermazione ha un suo fondamento scientifico, una sua verità, ma ci porta a pensare che affermare l’esatto contrario sortirebbe lo stesso risultato.

Abbiamo tutti capito che ci stiamo riscaldando, capito che questo può dipendere in parte da noi, ma smettiamola di terrorizzare la popolazione e di farle il lavaggio del cervello sul tema del riscaldamento globale.
Proprio tu che leggi ormai potresti pensarla così:
-una settimana di caldo a dicembre? Colpa dell’effetto serra
-3 metri di neve sulle Alpi in 48 ore? Colpa dell’effetto serra.
-Un freddo cane a Pasqua? Colpa dell’effetto serra.
-Un caldo pazzesco a marzo? Colpa dell’effetto serra.
Ma ci siamo mai chiesti come si è comportata la natura nel corso dei secoli? Era una macchina perfetta nel passato? Era un robot che eseguiva gli ordini a comando? Meditiamo insieme…
Autore : Alessio Grosso