00:00 22 Gennaio 2008

Vortice polare a tutto gas? La colpa è del NAM

Contro tutte le aspettative il ciclope dell'Artico ostenta una forza impareggiabile che rende quantomeno anomalo l'andamento di questo inverno. Per ora tutte le aspettative di gelo storico rimangono sulla carta ma la svolta potrebbe manifestarsi all'improvviso

La centrifuga artica lanciata a tutta velocità non accenna il benchè minimo segnale di affaticamento. Siamo schietti: finchè il vortice polare rimarrà su questa lunghezza d’onda il gelo storico, quello che probabilmente molti di noi (non a torto) si aspettavano rimarrà solo una sbiadita chimera.

Certo la delusione lascerebbe proprio l’amaro in bocca, soprattutto dopo le aspettative che sbandieravano ai quattro venti un inverno dai connotati potenzialmente storici. Questo ci fa comprendere quanto la Natura abbia ancora da insegnarci, anche laddove tutto potrebbe sembrare scontato.

Vortice polare a palla dunque. Le cause? Al momento sono di tipo prevalentemente stratosferico. Tra queste vale la pena di far presente che l’evento non è nuovo ma era già stato correttamente inquadrato dagli scienziati Baldwin e Dunkerton in un loro recente studio.

In pratica i due studiosi avevano notato un collegamento tra eventi stratosferici e troposferici in seguito ad una anomalia dell’indice NAM (North Anular Mode) alle alte quote. Questo pattern rappresenta il profilo verticale del più conosciuto AO (Artic Oscillation, che indica la forza dl vortice polare troposferico). In pratica mentre l’AO si riferisce alla pressione a livello del mare, il NAM comprende tutte le quote e penetra fin dentro alla stratosfera.

Baldwin e Dunkerton avevano constatato che una anomalia positiva dei geopotenziali in sede stratosferica superiore ad un certo valore (fissato a 1,5) denota un rilevante raffreddamento della stratosfera polare dunque un rinvigorimento dello stesso vortice.

Essi avevano inoltre rilevato che il tutto tende poi a propagarsi verso la troposfera entro e non oltre i 60 giorni successivi, vale a dire che entro quel lasso di tempo anche il vortice polare troposferico potrebbe guadagnare potenza ed è quello che in realtà sta accadendo.

Se andiamo a controllare il recente andamento dell’indice NAM notiamo infatti che nei primi giorni di gennaio si è verificata una anomalia positiva superiore al valore critico e dunque ecco ora il nostro vortice in piena azione.
Autore : Luca Angelini