00:00 14 Gennaio 2013

Viaggio tra le regioni in attesa della NEVE: speciale Toscana

L'approfondimento di un vortice colmo di aria fredda tra mar Ligure e alto Tirreno darà vita ad una perturbazione il cui centro motore dispenserà precipitazioni diffuse tra martedì sera e mercoledì, con progressivo calo del limite delle nevicate che giovedì potrebbe raggiungere a tratti anche le zone di pianura.

 Due pulsazioni successive con l’obiettivo di portare la neve sulle nostre regioni centrali, la prima neve seria dell’inverno, ben accetta dunque perchè un inverno senza neve che inverno sarebbe?

Ebbene occhi puntati su un nucleo di aria polare marittima che nelle prossime ore si metterà in modo dalle acque antistanti la Groenlandia in direzione delle Isole Britanniche, per poi sorvolare la Francia e fare il suo ingresso sul Mediterraneo centrale nella serata di martedì 15. Il suo arrivo il calo della pressione testimonierà lo sviluppo di un minimo secondario sul mar Ligure e di conseguenza andrà sviluppandosi una perturbazione, pronta a investire, tra martedì sera e mercoledì, gran parte dell’Italia.

La Toscana risentirà in modo brusco di questo passaggio, tant’è che per quelle ore ci dovremo aspettare rovesci anche diffusi e locali spunti temporaleschi. Questi a loro volta potranno dar luogo a qualche locale caduta di grandine o di neve tonda. La neve, quella "vera" cadrà invece sui monti, in particolare su Lunigiana, Garfagnana, Mugello e Casentino, fin verso i 400-500 metri. Sulle altre zone neve oltre i 600-800 metri, con la discriminante di episodi locali anche a quote temporaneamente più basse in caso di precipitazioni convettive (rovesci e/o temporali). Vedi prima figura elaborata su dati ECMWF.

Tutto qui? Nient’affatto, il bello deve ancora arrivare. In coda al primo nucleo perturbato, un secondo nocciolo freddo confluirà sul golfo Ligure direttamente dalla Groenlandia. La sua spinta darà un calcio in avanti al primo minimo, così che tutta la struttura andrà a spostare il suo perno sull’alto Tirreno. Siamo tra mercoledì 16 e giovedì 17.

Il secondo nocciolo si premurerà di portare mercoledì sulla verticale del nostro centro-nord una isoterma di -32°C alla quota di 5250 metri e una -4°C a quella di 1250 metri. Si nota subito un divario verticale notevole, con il blocco freddo soprattutto in altitudine. Questo fa presupporre la possibilità di precipitazioni convettive, ma si inseriranno con un meccanismo alquanto complesso con questa presumibile cronologia:

Mercoledì mattina possibili deboli precipitazioni residue, con neve fin verso i 300-400 metri. Tra mercoledì pomeriggio e giovedì mattina temporanei rasserenamenti, anche notturni, poi ecco il nuovo peggioramento che subentrerà tra il pomeriggio e la sera di giovedì portando una nuova dose di precipitazioni.

E qui, stante le termiche prima menzionate, potrebbe essere neve a tratti anche fino in pianura sulle seguenti province: Lucca (entroterra), Pisa (entroterra), Pistoia, Prato, Firenze ed Arezzo. Sulle rimanenti zone neve intermittente possibile fin verso i 300-400 metri. La fenomenologia è poi prevista insistere "rebus sic stantibus" fino alla prima parte della notte su venerdì, salvo poi attenuarsi e a lasciar spazio ad un miglioramento che subentrerà venerdì mattina, ma ancora in un contesto freddo e sferzato da un tagliente vento da nord.

 

Autore : Luca Angelini