00:00 11 Agosto 2008

Uno sguardo alle stagionali, che settembre potrebbe essere?

Facciamo un breve excursus sulle linee di tendenza offerteci dalle previsioni stagionali, condite dai suggerimenti che ci pervengono dagli indici oceanici.

E dopo l’estate che ne sarà di noi? Un celebre detto sentenziava “Dopo di me il diluvio”, come dire: finite le vacanze il tempo può fare ciò che gli pare. Ma su queste righe noi siamo sempre sulla cresta dell’onda, sempre attenti a svolgere il nostro lavoro con passione, sempre pronti a scrutare gli orizzonti per offrirvi in anticipo ciò che il cielo sta ancora progettando, che sia tempo di vacanza o meno.

Eccoci dunque proiettati nel periodo del grande rientro, quando la tintarella inizierà a stingersi e quando le nostre vacanze rimarranno impresse solo nei nostri cuori e sulle pellicole fotografiche. Settembre, si ricomincerà. Ma che tempo troveremo?

Le proiezioni offerteci dai grandi centri mondiali di calcolo risultano al momento piuttosto concordi nel prospettare un taglio netto con le calme estive. Le carte riferite all’Europa occidentale e alle sponde settentrionali del Mediterraneo mostrano infatti un unico comun denominatore che si concentra sulla probabilità di pioggia.

In altre parole pare che gli elementi propendano per un settembre più piovoso della norma sull’Europa occidentale e in parte anche sulla nostra Penisola, segnatamente sulle regioni settentrionali. La causa andrebbe ricercata nell’andamento dell’indice AMO (che identifica lo stato di salute della Corrente del Golfo e dunque le temperature dell’Atlanico) il quale, pur rimanendo in terreno positivo, seguita a cedere punti.

L’oscillazione, di frequenza multidecennale, evidenzia infatti una accelerazione del raffreddamento dei settori atlantico centrali, quelli al largo di Francia e Spagna per intenderci. Il risultato propenderebbe per un ingresso piuttosto deciso delle depressioni alantiche anche sul bacino del Mediterraneo, dove potremo dunque attenderci per settembre una maggior piovosità rispetto agli scorsi anni.

Altri importanti indici, quali il Nino (previsto in fase debole durante i prossimi mesi) e la PDO negativa (oscillazione decennale delle acque settentrionali del Pacifico), ci suggeriscono invece una possibile linea di tendenza riguardo le temperature che si discosterebbe da quanto avvenuto gli ultimi anni.

In sostanza le proiezioni mostrano valori generalmente nella norma, mentre alcuni modelli, come quelli del CFS americano, prevedono un settembre addirittura sotto media su buona parte dell’Europa centro-occidentale e anche in parte sull’Italia, preludio di una stagione invernale che potrebbe rivelarsi piuttosto interessante.
Autore : Luca Angelini