00:00 25 Luglio 2008

Uno sguardo alle stagionali, che agosto potrebbe essere?

Analizziamo per sommi capi quali scenari potrebbero presentarsi nel prosieguo dell'estate focalizzando l'attenzione sul mese di agosto

Per fare una analisi coerente delle proiezioni emesse dai Centri Meteorologici mondiali e non perdersi nei meandri dei dati grezzi e apparentemente contrastanti snocciolati dai diversi centri di calcolo diamo un’occhiata alle principali configurazioni teleconnettive che caratterizzano l’attuale fase stagionale.

Partendo dal Pacifico, notiamo che il settore dell’ENSO (dove si verificano i fenomeni contrapposti Nino-Nina) risulta diviso in due. Il settore orientale, posto a ridosso delle coste sud-americane, si trova in una situazione simile alla fase di Nino, con acque un po’ più calde del normale o, per meglio dire, con assenza di “upwelling”, ossia senza risalita di acque fredde dai fondali.

Situazione diversa sui settore centro-occidentale dove la Nina sembra proseguire lungo la sua strada, seppur con una notevole fase di stanca al limite della neutralità. In risposta alle temperature equatoriali, quelle del Pacifico settentrionale vedono la tipica configurazione rappresentata dall’indice PDO negativo, con acque più calde sui settori centro-occidentali dell’oceano. In questo frangente però notiamo che una lingua di acque più calde raggiunge anche parte delle coste del nord America.

Il corrispondente indice pressorio, identificato con la sigla PNA (differenza di pressione tra il nord del Pacifico e le sue latitudini medie) risulta pressochè neutro e determina così una svirgolata della corrente a getto polare nel momento in cui la stessa penetra in Atlantico, dove trova una zona di acque più calde a livello del Canada settentrionale e subito dopo acque più fresche come si evince dall’indice AMO (oscillazione multidecennale delle temperature atlantiche) sempre positivo ma ancora in discesa.

La conseguenza di questa circolazione potrebbe proiettarsi proprio nel mese di agosto con l’espansione un po’ più decisa, rispetto a quanto è accaduto in luglio, della banda anticiclonica subtropicale. Lo spostamento di tutti i centri barici verso levante potrebbe andare in fase con il gioco dei monsoni che finora hanno tenuto piuttosto bassa la linea di convergenza a livello dell’equatore (indice ITCZ).

Questa tenderebbe ad una momentanea risalita il che propenderebbe appunto per una maggior presenza anticiclonica sul Mediterraneo centro-occidentale. Lo spostamento occidentale di tutte le figure bariche cui abbiamo accennato poc’anzi propenderebbe per farci pensare ad una presenza più incisiva dell’anticiclone delle Azzorre rispetto a quello ben più scomodo nord-africano.

La grande depressione d’Islanda si collocherebbe pertanto sull’area scandinava allungandosi di quando in quando verso le isole Britanniche e determinando l’alterno transito sul bordo anticiclonico di brevi cavi d’onda che potranno interessare saltuariamente anche le nostre regioni alpine con qualche nota di instabilità. Per il resto potrebbe essere un agosto in prevalenza soleggiato e tutto sommato con un tipo di caldo più che ragionevole. Insomma l’estate ideale. Non ci rimane che augurare a tutti buone vacanze.
Autore : Luca Angelini