00:00 24 Settembre 2004

Uno sguardo al satellite: la barriera alpina diventa arbitro del tempo

L'aria fredda in arrivo dal nord-Europa sta per sfociare nella Valle del Rodano e nella Porta della Bora.

Come annunciato nei giorni scorsi il lungo e ben organizzato fronte freddo in arrivo dal nord-Europa non è ancora riuscito a superare la barriera alpina indenne, e pertanto come accade spesso in queste situazioni sta cenrcando altre vie per entrare nel Mediterraneo.

Dando uno sguardo all’immagine satellitare (rielaborata per renderla più leggibile) si nota in particolare come sia presente un vasto squarcio di cielo praticamente sereno sulle Prealpi centro-occidentali e l’alta Pianura Padana, mentre sul resto del centro-nord le nubi si susseguano rapidamente.

Cosa sta succedendo? Il muro costituito dall’arco alpino si eleva mediamente fino ai 3 km di altezza, quindi riesce a bloccare gran parte delle masse d’aria fredda che si muovono a questa quota o più in basso; al contrario i venti da nord che scorrono più in alto (fino a 10 km) superano quasi indisturbati la barriera e continuano la loro corsa verso sud.

Gli effetti di questo fenomeno sono appunto evidenti nella fotografia satellitare: a nord delle Alpi sono presenti nubi compatte, che appaiono di un colore scuro, perché si trovano a quote molto basse; i pochi refoli di aria fredda che riescono ad infiltrarsi nelle vallate alpine verso la Pianura Padana portano qualche nube anche nei fondovalle, ma in generale sulle Prealpi e le zone pianeggianti a nord del Po prevale l’effetto Foehn, con cieli sereni ed aria secca.

A sud del Po , sull’Appennino, la Toscana e la Romagna meridionale si vedono invece nubi più luminose e bianche, perché si trovano a quote molto più alte delle altre; entrando nel dettaglio si vede che lungo il fronte freddo in quota (in celeste) sono presenti piccole ma numerose nubi cumuliformi, dovute alla lenta discesa verso il suolo dell’aria fredda che si trova attorno ai 5-7 km di altezza proprio lungo la linea di avanzamento.

Resta comunque un fatto: l’aria fredda in vicinanza del suolo non può rimanere a lungo ferma sulla Svizzera e l’Austria, e quindi dovrà cercare delle valvole di sfogo; queste valvole sono rappresentate dalla Valle del Rodano e dalle vallate fra i rilievi del triestino e quelli sloveni, attraverso le quali l’aria fredda sfocerà sull’Italia dando luogo a forti venti di Maestrale e di Bora, con brevi acquazzoni possibili anche nelle zone dove adesso soffia il Foehn, come l’alta pianura piemontese e lombarda.
Autore : Lorenzo Catania