00:00 10 Agosto 2005

Ultima parte del mese senza grossi scossoni?

Cosa ci aspetta dopo il Ferragosto?

La stabilità atmosferica tanto invocata a luglio e in questa prima metà di agosto tornerà a farsi sentire proprio nel momento finale dell’estate, per la gioia di quanti hanno programmato le proprie ferie dopo il Ferragosto.

Ma attenzione: non stiamo emettendo bollettini definitivi. Stiamo solo dicendo che la circolazione atmosferica sul Mediterraneo, così vivace in queste ultime settimane, sembra addolcirsi ed entrare in una fase di relativa calma, coincidente con l’ingresso franco dell’Anticiclone delle Azzorre.

Questo non significa bel tempo ovunque per 15 giorni, significa però importanti prospettive di stabilità sul lungo periodo. Sarà d’obbligo infatti aggiornarsi periodicamente, previsioni simili hanno bisogno di continue conferme per essere giudicate attendibili. Anche perché bastano piccoli spostamenti per rovesciare completamente una previsione .

Ad ogni modo, gli ingredienti ci sono tutti: distensione della vasta struttura anticiclonica verso il cuore del continente europeo, e stabilità garantita sul Mediterraneo per almeno 4-5 giorni (fino al 20/8).

A seguire, sembra che l’eccessiva spinta anticiclonica verso nord-est lasci scoperto il fianco e che una depressioncina vada a scavarsi sul Mediterraneo occidentale, alimentata da spifferi di aria fresca in quota provenienti dall’Est Europeo. Inevitabili in questo caso saranno distrubi su Nord-Ovest e alto e medio Tirreno, nonché instabilità su Alpi orientali e Appennino Centrale (21-24 agosto). Ma questo parziale peggioramento sembra vestire i panni della tipica parentesi estiva.

Subito dopo, infatti, lo scudo anticiclonico sembra volersi opporre alle iniziative oceaniche, garantendo così un nuovo periodo di stabilità, che sembra resistere fino alla fine del mese.

Da notare come in 15 giorni le temperature tendano a rimanere complessivamente costanti su tutto lo Stivale, senza evidenziare sbalzi verso l’alto o verso il basso, segno anche questo della stabilità cui andremo verosimilmente incontro.
Autore : Emanuele Latini