00:00 30 Marzo 2008

Spifferi di aria fredda incombono sulla secanda parte della settimana

Si infiltreranno sull'Italia ad opera di una goccia fredda in arrivo dall'Europa dell'est. L'aria tenderà ad instabilizzarsi e i venti nord-orientali concentreranno le precipitazioni sulle regioni del medio-basso Adriatico

La primavera quest’anno si sta mostrando tutt’altro che decisa. A suo sfavore gioca la debolezza del vortice polare il quale, persa la sua potenza sulle regioni artiche, è costretto a dimenare i suoi tentacoli perturbati alle medie latitudini.

I contrasti sono poi accentuati dalla risalita di aria calda dalle latitudini subtropicali e il gioco è presto fatto, l’aria inizia a invorticarsi ed ecco dunque le perturbazioni e le condizioni di instabilità.

Naturalmente il rovesciamento dell’aria fredda dalle alte quote impedisce altresi’ un franco innalzamento delle temperature le quali tendono a rimanere su valori a volte anche al di sotto delle medie stagionali.

Dopo la pausa anticiclonica del weekend una piccola goccia fredda si porterà sul nord-ovest e sulle nostre isole Maggiori inviando il suo carico di precipitazioni tra lunedi 31 marzo e martedi 1 aprile.

A seguire un secondo e più vigoroso impulso di aria fredda, figlio della stessa saccatura presente sul nord-Europa, si infilerà sulla Scandinavia tracciando lungo l’Europa centrale un canale depressionario che lo porterà a ridosso delle nostre regioni giovedi 3 aprile.

Le correnti si disporranno dai quadranti nord-orientali dunque tra giovedi e venerdi prossimi saranno le regioni di nord-est e quelle del medio-basso versante adriatico ad avvertire maggiormente il nuovo peggioramento, soprattutto in termini precipitativi.

L’aria fredda in ogni caso, grazie al rovesciamento dalle alte quote favorito dalla condizione instabile della colonna d’aria stessa, si propagherà a tutte le nostre regioni apportandovi un deciso calo delle temperature che si dovrebbe protrarre fino a domenica 6 aprile e che dovrebbe essere avvertito in particolar modo sulle Alpi.

Proprio a cavallo del prossimo fine settimana un ulteriore impulso di aria fredda potrebbe farsi strada lungo il medesimo canale depressionario alimentando nuovamente le condizioni di instabilità e ritardando cosi’ ulteriormente l’ingresso della primavera stabile.
Autore : Luca Angelini