00:00 20 Settembre 2007

Settimana prossima arriva un po’ di freddo?

Il calo termico sul Vecchio Continente sembra l'importante novità del tempo della prossima settimana.

Trova sempre nuove conferme la tendenza dell’Anticiclone delle Azzorre, in rimonta sulle nostre teste proprio in queste ore (almeno al centro-nord), a ritirarsi verso il nord-Atlantico a partire dai primi giorni della prossima settimana.

Una spinta non più longitudinale, insomma, ma meridiana, capace di lasciar scoperto il Mediterraneo centrale e renderlo vulnerabile ad eventuali attacchi.

Il primo sembra maturare da sud, dove un’ansa di bassa pressione si scaverà tra le coste tunisine e le nostre Isole Maggiori, portando piogge e temporali soprattutto sulla Sicilia, ma anche sul Cagliaritano. Il tutto dovrebbe comunque risolversi entro la prima metà della settimana entrante.

Il secondo invece troverà genesi oltralpe: una discesa fredda sul bordo orientale dell’anticiclone posto in Atlantico che avrà il merito di far precipitare le temperature di mezza Europa, contribuendo così al rimescolamento delle masse d’aria sul nostro continente.

Un attacco all’alta pressione che arrivi da nord è sempre difficile da decifrare per noi italiani, perché c’è l’orografia di mezzo (non solo quella alpina!), e dunque basta uno spostamento più ad est o più ad ovest di 200 chilometri per far cambiare le carte in tavola.

Di certo è che la flessione delle temperature sarà quasi inevitabile, nonostante in un primo momento il richiamo di correnti sud-occidentali sul nostro settore peninsulare possa generare una temporanea lievitazione termica. Tra giovedi e venerdi al nord sembrerà quasi di piombare in inverno, con valori anche di 6-7°C inferiori alla media del periodo. Ma in generale tutta l’Italia si troverà a dover fare i conti con le quotazioni in ribasso della colonnina di mercurio. Sulle Alpi potrebbe arrivare anche un po’ di neve a quote basse per la stagione. Al momento sembrano favoriti i versanti esteri, ma la formazione di un eventuale minimo padano cambierebbe molte cose…
Autore : Emanuele Latini