00:00 1 Ottobre 2008

Seguiamo passo passo l’affondo depressionario del fine settimana

Si tratterà di una parentesi fortemente perturbata che attraverserà l'intera Penisola facendosi notare da zona a zona sia per il sensibile calo delle temperature che per i forti venti e, naturalmente, anche per i suoi fenomeni.

Tutto il peggioramento si focalizzerà attorno ad una profonda saccatura nord-atlantica che prenderà le sue posizioni con due minimi appaiati alquanto profondi tra il Baltico e la penisola Scandinava. Incernierata in questa situazione depressionaria una lunga perturbazione ondulerà giovedì tra la Finlandia, la Russia europea, la Polonia e l’Austria appoggiandosi quindi al settore nord-alpino.

Davanti a questo fronte freddo scorrerà un flusso caldo-umido pre-frontale proveniente da sud-ovest (noto come “nastro trasportatore caldo”) che impegnerà le nostre regioni centrali e la Sardegna. La struttura piuttosto instabile di quest’aria potrà determinare l’insorgenza di alcuni rovesci, anche temporaleschi, tra la Toscana, le nostre regioni centrali tirreniche e la Sardegna settentrionale.

Il nord assisterà nel frattempo a una moderata situazione di sbarramento a sud delle Alpi con tendenza a piogge sparse, più probabili venerdì. Proprio venerdì un successivo impulso freddo proveniente dal nord Atlantico si approssimerà velocemente alla Francia inserendosi nella perturbazione che ancora indugia al di là delle Alpi.

La spinta di questa nuova massa nuvolosa in fase di sviluppo provocherà una ondulazione frontale con un perno depressionario che si approfondirà velocemente sul golfo Ligure. Questo sarà il momento in cui anche il nord avrà la sua passeggera razione di precipitazioni. La temporanea sovrapposizione di aria fredda e secca al di sopra di quella mite e umida preesistente potrà favorire qualche focolaio temporalesco lungo l’asse Levante ligure, est Lombardia, ovest Emilia, Triveneto.

Il minimo entro la notte su sabato traslerà poi sulla pianura Padana per poi dirigersi verso il golfo di Venezia e imboccare la via dell’Adriatico. La fenomenologia si concentrerà dunque al nord-est e sull’Emilia Romagna, con progressivo abbassamento della quota neve sulle Alpi fino a 1000 metri e in Appennino fino a 1200 metri. A seguire impegnato anche il centro, con una vigorosa passata temporalesca che raggiungerà entro la mattina di sabato anche il sud. Sono attese spruzzate di neve sulle cime appenniniche centrali intorno ai 1200-1400 metri.

Al nord nel frattempo la rotazione delle correnti dai quadranti settentrionali sarà netta e recherà con sè venti di foehn su Piemonte, bassa valle d’Aosta e Lombardia, con refoli in estensione entro il pomeriggio anche alle vallate venete e trentine, con rinforzi notevoli sulla bassa valle dell’Adige fino a Bolzano.

Su queste zone tornerà il sole e l’aria si farà estremamente tersa ma le temperature scenderanno ulteriormente, a parte un temporaneo rialzo nelle zone interessate dal Favonio. Il Maestrale irromperà con violenza sabato sulla Sardegna estendendosi in parte anche al versante tirrenico e apportando dal pomeriggio progressivi rasserenamenti che si estenderanno al settore centrale peninsulare entro la serata.
Autore : Luca Angelini