00:00 31 Ottobre 2006

Quell’anticiclone che fa così PAURA…Eppure l’inverno potrebbe risultare freddo e nevoso

L'Europa sembra costantemente abbracciata dagli anticicloni eppure i segnali non sono così negativi. Potremmo vivere una stagione invernale esaltante.

In meteorologia non bisogna dare nulla per scontato. Se è vero che negli ultimi 26 anni le precipitazioni sono mediamente diminuite sul nostro Paese, se è vero che gli anticicloni spesso occupano posizioni scomode impedendo il normale transito delle perturbazioni, è altrettanto vero che esistono segnali che ci fanno ben sperare per una stagione invernale 2006-2007 dinamica.

In questi giorni le proiezioni stagionali indicano infatti un NOVEMBRE più freddo del normale nell’area scandinava e sulla Russia, dove già in questi giorni si sta accumulando una massa d’aria particolarmente gelida.

Sul Mediterraneo centrale invece viene mostrata un’anomalia termica positiva leggera, segno probabile di una prevalenza anticiclonica oppure di un richiamo di correnti miti meridionali.

Da DICEMBRE però le cose cambiano sensibilmente con una marcata anomalia negativa sul Mediterraneo centrale, l’Italia e soprattutto i Balcani. Si ipotizza infatti uno sbilanciamento verso nord delle figure anticicloniche e la penetrazione di masse fredde da ENE con coinvolgimento soprattutto del nostro versante adriatico.

Prendiamo come esempio il 1991 centrando la previsione sul Natale: ebbene anche in quel caso una GOBBA anticiclonica notevole tentò di smorzare sino all’ultimo la volontà delle depressioni sul nord Europa di portare il freddo sul nostro Paese. Si sviluppò allora una corrente a getto così intensa da limare quella resistenza e, dapprima le nevicate valicarono d’impeto il versante nordalpino, raggiungendo anche quello meridionale, poi l’aria fredda investì il nostro versante adriatico.

A gennaio l’anticiclone risalì in cattedra, ma dopo la metà del mese un suo nuovo sbilanciamento, permise ad una goccia di aria gelida di infilarsi nel cuore del Mediterraneo e di produrre maltempo con pioggia, freddo e neve su molte regioni.

Come vedete, anche con anticicloni mastodontici, specie se non troppo radicati sull’Africa, l’inverno può offrire importanti avvezioni fredde. In fondo il biennio siccitoso 88-89 ed 89-90 non si è più ripetuto, per fortuna…ma lì c’era appunto lo zampino dell’Africa.

Certo le perturbazioni atlantiche si vedono sempre più con il lanternino. Il flusso perturbato atlantico transita a latitudini sempre più elevate rispetto al passato, colpa di un’oscillazione pressoria nord-atlantica sovente positiva, contro la quale l’uomo NON può fare proprio nulla.

Tornando alle stagionali, anche GENNAIO e FEBBRAIO appaiono mesi con temperature leggermente sotto la media sull’Europa centrale e l’Italia. Seguite dunque gli aggiornamenti e non fatevi spaventare dall’anticiclone concentra-veleni, autunno ed inverno hanno ancora molte frecce nel loro arco per farci vivere una stagione esaltante.
Autore : Alessio Grosso