00:00 9 Ottobre 2006

Possibile guasto da metà della prossima settimana

Debole instabilità sulle regioni ioniche; bel tempo al nord e al cento. Da metà della prossima settimana possibile ritornano le piogge e temperature in flessione su tutto il Paese.

Ci attende qualche giorno di bel tempo su gran parte del Paese, con temperature gradevoli e qualche nebbia sulle pianure del nord. Al meridione tuttavia sarà presente una certa instabilità generata da un debole flusso di correnti fresche orientali che potrebbero determinare qualche addensamento pomeridiano associato a isolati fenomeni.

La circolazione atmosferica alle alte quote sull’Europa e l’Atlantico sarà comandata nei prossimi giorni da un’ampia ondulazione
della corrente a getto polare, che disegna una profonda saccatura sull’Oceano, mentre sul nostro Continente alimenta un vasto anticiclone, in graduale ulteriore rafforzamento. Infatti sembra sempre più probabile una fusione tra quest’ultima figura altopressoria e l’Anticiclone delle Azzorre.

Sarà proprio questa imponente barriera di alta pressione a decidere dove, come e quando far transitare le perturbazioni sull’Italia e l’Europa meridionale. Sull’Europa nord-occidentale, flussi di aria piuttosto calda determineranno, nel prossimo week-end, un deciso aumento delle temperature con valori decisamente elevati per il periodo. Impulsi freschi continueranno invece ad investire le regioni Ioniche e del basso Adriatico con possibili temporali marittimi localmente di forte intensità, mentre al nord e sull’Italia centrale la protezione dell’anticiclone “euroazzorriano” dovrebbe garantire condizioni di bel tempo con temperature sopra la media del periodo almeno sino ai primi giorni della prossima settimana.

Per assistere ad un peggioramento del tempo dovremo attendere sino a
metà della prossima settimana, quando una saccatura atlantica, potrebbe investire la Penisola Iberica in lento movimento verso il settore mediterraneo occidentale, determinando prima piogge sparse, temporali e un deciso calo delle temperature, sull’alto settore tirrenico e su parte del nord, per poi propagarsi alla fine
della seconda decade del mese sull’Italia centrale e sul settore adiatico.

In questa fase di moderato maltempo potrebbero essere coinvolte marginalmente solo le estreme regioni meridionali, protette da una promontorio anticiclonico africano.
Autore : Luca Savorani