00:00 8 Novembre 2004

Perché domenica ci sono stati dei temporali in Pianura Padana?

A causa dell'arrivo di aria fredda in quota.

Nonostante fossero attesi perlomeno sul Triveneto, i temporali di domenica pomeriggio nel settentrione hanno colto di sorpresa chi era uscito di casa per una gita fuori porta in occasione del primo freddo tardo-autunnale; in realtà alcuni cumulonembi hanno attraversato anche la Lombardia e l’alto Piemonte, portando brevi ma intense piogge, accompagnate da qualche rovescio di graupel o “neve tonda”.

Ma a cosa è stato dovuto questo improvviso peggioramento? Come spesso accade quando arriva aria fredda dal nord Europa, si susseguono diverse “ondate”, dette impulsi freddi, che portano ad un graduale calo della temperatura; in generale grazie alla presenza della barriera alpina l’aria fredda arriva dapprima al suolo (con il primo impulso) attraverso venti di Bora, mentre solo in un secondo tempo riesce a penetrare sulla Pianura Padana anche in quota (grazie all’impulso successivo).

Nel caso particolare di domenica 7 novembre c’è da dire che i venti di Bora hanno soffiato durante la notte, per poi attenuarsi in mattinata; questo ha permesso un temporaneo quanto decisivo lieve aumento della temperatura nelle ore centrali del giorno, e quindi un incremento dell’energia termica a disposizione.

Con un tempismo degno di un orologio svizzero il secondo impulso freddo dell’irruzione ha fatto il suo ingresso attraverso le vallate alpine ed alle alte quote proprio nella seconda parte del pomeriggio, riuscendo così a sfruttare tutto il carburante che si era accumulato nei bassi strati nelle ore precedenti; ecco che allora l’instabilità tipica di situazioni del genere ha garantito la formazione dei cumulonembi e gli improvvisi acquazzoni, che a causa del brusco calo delle temperature in quota hanno “accompagnato” fiocchi di neve e piccoli pezzi di ghiaccio fino al suolo.

Da segnalare che fra le varie celle temporalesche si nascondevano anche piccole “supercelle”, che comunque si sono rivelate del tutto innocue.
Autore : Lorenzo Catania