Perchè al tramonto la temperatura scende più rapidamente sulle zone innevate?
L'effetto viene riscontrato soprattutto quando la nevicata è recente e deriva sia dalle caratteristiche di riflettività della neve, fenomeno noto come albedo, sia dal suo metamorfismo.
Consideriamo due città di pianura poste alla stessa quota e magari anche a brevi distanze tra loro e quindi con le masse d’aia che detengono le stesse caratteristiche: la località A è stata appena interessata da una abbondante nevicata, la località B invece è rimasta esclusa (fenomeno assai frequente per via della complessa morfologia del territorio italiani).
Con il ritorno del bel tempo il ritrovato soleggiamento diurno causerà naturalmente un aumento della temperatura dell’aria in entrambe le città, ma la località B si scalderà molto più rapidamente della località A. Questo a causa del fenomeno noto come albedo. L’albedo è un buona sostanza un coefficiente che ci dice quanta energia solare viene riflessa da una determinata superficie.
Questo coefficiente varia tra 0 e 1. Ad esempio, se diciamo che il coefficiente di albedo per la luce visibile vale 0,9, vuol dire che il 90% della luce che arriva sulla superficie considerata viene riflessa per essere rispedita in tutte le direzioni (mentre il restante 10% viene assorbito dal materiale che compone il corpo stesso); di conseguenza il nostro occhio percepirà questa quantità e ci permetterà di vedere la superficie stessa con un colore molto chiaro, tendente quasi al bianco. Al contrario, se il coefficiente di albedo vale 0,1, vuol dire che solo il 10% della radiazione arrivata sulla superficie viene riflessa ( il 90% viene assorbito) e quindi noi vediamo il corpo preso in esame con un colore molto scuro, tendente al nero.
Le particolari microstrutture del manto nevoso, nonchè le proprietà ottiche dello stesso, sono i motivi per cui la neve è bianca. Ma una superficie bianca riflette anche il 90% della radiazione solare e per questo l’aria a suo contatto rimane più fredda. La località A avrà una temperatura diurna più bassa della località B. E di notte?
Dopo il tramonto, sempre considerando condizioni di cielo sgombro da nubi, notiamo un calo sensibile della temperatura sulla località innevata rispetto all’altra. In questo caso l’aria viene raffreddata dalla perdita dei cosiddetti calori latenti, una perdita di calore più evidente in caso di umidità relativa molto bassa. In altre parole una superficie innevata di fresco va incontro al fenomeno del metamorfismo, una continua aggregazione e disgregazione dei cristalli deposti al suolo.
Questi processi danno luogo a fenomeni di evaporazione e di sublimazione della neve, fenomeni che assorbono dall’atmosfera significativi quantitativi di energia. Questa energia viene sottratta allo strato d’aria a immediato contatto con il suolo innevato, il quale inizia dunque a raffreddarsi rapidamente. Anche in questo caso il processo avviene con maggiore evidenza quando si tratta di neve fresca, ovvero quando i processi di trasformazione del manto nevoso sono maggiormente attivi.
Autore : Luca Angelini