00:00 7 Settembre 2002

Passata una perturbazione, eccone un’altra in arrivo

Utilizzando l’immagine dal satellite vediamo di capire come evolverà il sistema frontale in arrivo

Sull’Atlantico e l’Europa occidentale un sistema frontale generato dalla depressione d’Islanda sta portando tempo brutto, con schiarite alternate ad acquazzoni improvvisi; la temperatura nel Regno Unito tende a scendere velocemente, tanto che in Scozia non si va oltre i 9-10°C.

Ma come è strutturata questa perturbazione, e come evolverà?
Il ramo caldo, quello che si presenta sempre per primo, è ormai in prossimità della Norvegia orientale, dove sta portando precipitazioni deboli, tutt’al più moderate.

L’occlusione, la parte più vecchia, è distesa sul Mare di Norvegia e tende ad invorticarsi attorno al minimo di pressione principale, presente adesso sull’Irlanda del Nord.

Infine il lungo fronte freddo corre dalla Norvegia all’Inghilterra meridionale, per poi proseguire attraverso il Golfo di Biscaglia fino all’Atlantico centrale.

Come è evidenziato nella rielaborazione, quest’ultimo ramo frontale presenta diverse ondulazioni, alcune in fase di “decadenza”, altre in intensificazione; per quale motivo?

L’aria fredda che alimenta la depressione e la perturbazione, ormai ha invaso un territorio molto vasto e tende in alcuni punti a rallentare, o ad accumularsi in quantità maggiore che in altri.
Ecco che allora si formano impulsi post-frontali come quello che sta scendendo verso sud ad ovest dell’Irlanda.

Quest’ultimo devierà parte del flusso freddo verso le coste portoghesi, dove nascerà un minimo secondario che richiamerà entro domani aria calda sul Mediterraneo occidentale.

Sarà il minimo portoghese che contribuirà a far peggiorare il tempo sulle regioni nord-occidentali, pilotandovi la perturbazione principale nella giornata di lunedì.

Per adesso c’è soltanto da notare la presenza di un debole richiamo caldo sulla Spagna meridionale e di un piccolo moderato impulso sulla Francia mediterranea, sfuggito alle precedenti elaborazioni dei modelli matematici.

Le nubi che accompagnano questo sistema frontale sono state generate dall’ingresso di aria più fresca atlantica alle alte quote, al posto delle correnti che alimentavano il minimo adesso sull’Italia; comunque non dovrebbero portare conseguenze sul tempo della nostra Penisola, se non per alcuni annuvolamenti possibili sulle Alpi occidentali.

Per quanto riguarda i dettagli sull’evoluzione del tempo dovuta all’arrivo della perturbazione principale nella giornata di lunedì, invece vi rimandiamo ai prossimi articoli.
Autore : Lorenzo Catania