00:00 29 Giugno 2016

Nubi sismiche, esistono?

Si può prevedere il terremoti guardando le nubi? Fenomeni tellurici e atmosferici hanno un legame?

La questione torna in auge ad ogni nuovo evento tellurico di una certa gravità. Si possono prevedere i terremoti?

E’ vero, di recente ha fatto notizia uno studio condotto da alcuni ricercatori cinesi che avrebbero individuato nella presenza di alcune frange nuvolose cirriformi il segnale premonitore di una scossa di terremoto.

Peccato che tale notizia non abbia allegato alcuna prova scientifica a supporto del fenomeno descritto, d’altro canto sconosciuto ai Fisici dell’Atmosfera e ai Meteorologi che pur di nubi vivono come il pane quotidiano.

Anche la formazione delle cosiddette nubi sismiche dovute al trafilamento di gas dal mantello sono da escludere, così come le formazioni nuvolose a onda fatte risalire al sussulto della sovrastante colonna atmosferica da parte delle scosse di terremoto e invece dovute alla notissima instabilità inerziale.

Collegandoci alle tristi conseguenze del funesto e recente evento sismico emiliano, vogliamo chiarire il concetto che processi atmosferici e movimenti tettonici sono totalmente disgiunti. I primi riguardano l’atmosfera, ovvero la buccia azzurra che avvolge il nostro Pianeta e avvengono a quote comprese tra il suolo e la stratosfera, fino a un massimo di circa 50 km, i secondi sono dovuti a processi geologici, quindi allo scivolamento della crosta terrestre sul mantello al di sotto delle piattaforme continentali e possono avvenire a profondità anche di alcune decine di chilometri.

D’altro canto l’angoscia causata da eventi sismici deve la sua radice particolarmente sinistra soprattutto al fatto che ci si trova assolutamente impreparati ed impotenti. E’ proprio da questo stato d’animo che nasce il bisogno di trovare un appiglio, magari anche solo un gancio in mezzo al cielo che ci permetta di trovare un legame tra una nube e un terremoto, un appiglio psicologico che ci permetta di precedere il terremoto, di prevederlo.

Molto interessanti sono invece gli studi sulla fuoriuscita e la concentrazione nell’aria di gas radon prima di un evento tellurico.
 

Autore : Redazione di MeteoLive.it