NORD ITALIA: linea di tendenza per i prossimi 15 giorni
Diamo uno sguardo alla linea di tendenza del tempo sul nord Italia tramite gli "spaghetti".
L’inverno meteorologico sta per lasciare lo scettro del comando alla primavera…e anche la natura sembra accorgersene.
Osservando la linea di tendenza del tempo a medio e lungo termine per le nostre regioni settentrionali, emergono cose abbastanza interessanti e calzanti con il cambiamento di stagione che sta avvenendo.
Non dobbiamo dimenticare che la prima parte della primavera può concedere ancora colpi di coda dell’inverno, con ondate di freddo tardive che possono portare la neve anche a bassa quota.
Prima di addentrarci nella linea di tendenza espressa, due parole per avere una maggiore comprensione del grafico che vi stiamo per presentare. Sembra complesso, in realtà è abbastanza semplice.
Ormai li conoscete. Si tratta dei famosi "spaghetti". A differenza dei singoli modelli, che mettono in mostra solo i run cosiddetti "ufficiali", tramite questo diagramma è possibile vedere anche i run alternativi del modello ( in questo caso gfs) chiamati anche RUN PERTURBATORI.
Conoscendo l’andamento del run ufficiale e di tutti i run perturbatori, risulta più facile tracciare una linea di tendenza per una determinata zona d’Italia.
La linee ondulate a metà grafico sono le temperature a 1500 metri di quota e la linea rossa è la media. I picchi che vedete sul fondo del grafico invece sono le precipitazioni. Più sono alti i picchi, più le precipitazioni sono intense.
Il punto geografico preso in esame si colloca grossomodo sulla verticale di Milano.
Cosa notiamo? Una fase di variabilità positiva, con scarse precipitazioni e temperature in aumento, che andrà avanti grossomodo fino al 5 marzo. In questo frangente, le condizioni meteo potrebbbero promuovere anche belle giornate soleggiate, specie nel fine settimana.
Successivamente, notiamo precipitazioni piuttosto abbondanti, ma in un contesto termico complessivamente mite. Per farla breve, le classiche piogge primaverili portate da perturbazioni da ovest. In questo frangente sarebbe neve sulle Alpi e piogge più o meno abbondanti in pianura.
L’ultima parte del grafico ci mostra invece una spiccata apertura di tutti i cluster, ergo una notevole incertezza sia nel campo termico, che precipitativo.
Autore : Paolo Bonino