00:00 27 Dicembre 2006

Le ULTIMISSIME sul Sole: Attesa nei prossimi anni un’ECCEZIONALE attività solare!

Dai risultati delle ricerche condotte dagli scienziati americani il prossimo picco di massima attività solare potrebbe rivelarsi uno dei più energetici della storia recente, con possibili ripercussioni sul clima terrestre.

Secondo gli ultimi studi condotti dal fisico solare David Hathaway del centro di volo spaziale del Marshall e confermati dal collega Robert Wilson, il prossimo picco di massima attività solare potrebbe rivelarsi uno dei più energetici della storia recente.

Dai risultati delle ricerche condotte dagli scienziati e presentati nel mese di dicembre alla riunione geofisica americana del
sindacato presso San Francisco, il prossimo ciclo solare, classificato come 24°, con il suo relativo picco di massima attività atteso per tra il 2010 e il 2012, potrebbe rivelarsi uno dei cicli più intensi degli ultimi 50 anni!

Le ricerche si sono concentrate sull’attuale attività geomagnetica solare, che a quanto pare può indicare la linea di tendenza del ciclo che la nostra Stella si appresta a compiere nei prossimi 10 anni. Sono stati utilizzati a tale scopo dei magnetometri collocati in due zone diametralmente opposte sulla Terra: uno in Inghilterra ed un altro in Australia.

Secondo la loro analisi, il prossimo massimo solare dovrebbe avvenire intorno 2010 con un numero di macchie solari prossimo a 180; non male considerando che attualmente sulla superficie della nostre Stella il numero di macchie solari si attesta attorno a 20. E’ stato individuato oltretutto un evidente accelerazione del moto superficiale delle macchie solari nel corso degli ultimi mesi. Tale spinta è probabilmente causata da variazioni nel moto dei fluidi presenti negli strati più profondi della nostra Stella e potrebbe rivelarsi sintomo di una prossima importante fase attiva. Quindi potrebbe risultare uno dei cicli solari più energetici mai registrati direttamente dagli strumenti di misura.

Per la maggior parte di noi il Sole è sinonimo di costanza e di regolarità. Ma in realtà le cose non stanno così. L’attività del solare è soggetta a variazioni anche repentine, basti pensare al ciclo undecennale delle macchie solari. Oppure a fenomeni come i brillamenti, vere e proprie esplosioni che avvengono nella fotosfera e che riversano nello spazio una grande quantità di plasma e di particelle cariche capaci di disturbare le comunicazioni via satellite e perturbare il campo magnetico terrestre creando splendide aurore boreali, australi ed interagire con l’alta atmosfera in corrispondenza dei poli terrestri causando possibili repentine variazioni termiche tra i 20 ed i 50 km di altezza con possibili ripercussioni sul clima Globale.

Infatti il Vortice Polare, l’enorme vortice colmo di aria gelida che staziona alle alte latitudini e responsabile delle grandi perturbazioni invernali, potrebbe risentire di queste repentine variazioni termiche stratosferiche specie nel corso della fase crescente dell’attività solare, quando intense esplosioni solari e tempeste magnetiche potrebbero scaturire durante periodi di relativa calma. Il Vortice polare così, perdendo energia in seguito al riscaldamento stratosferico, potrebbe improvvisamente “frantumarsi”, scendendo di latitudine e convogliando nuclei gelidi verso le fasce temperate del Pianeta.
Autore : Luca Savorani