00:00 1 Dicembre 2004

Le prospettive fino al 10 dicembre…

Prima decade di dicembre con poco freddo, confinato quasi esclusivamente al nord e nelle zone interne del centro, ma non statico.

Attendiamo il lento passaggio di una seconda depressione sull’Italia tra venerdì ed il fine settimana. Trattasi di una depressione in fase di colmamento ma, a tratti, ancora alimentata dall’aria fredda.

Un leggero calo termico è atteso al nord proprio in coincidenza con il fine settimana. Da lunedì lentamente l’alta pressione delle Azzorre si estenderà verso levante, favorita da una velocizzazione della corrente a getto oltre il 50° parallelo.

In questo modo si verranno a creare le premesse per lo sviluppo di una temporanea situazione di Nao positiva con le alte pressioni ad occuparele basse latitudini, e i centri depressionari disposti sul nord Europa.

Il getto non è però destinato a correre sempre forte da ovest verso est. Esso infatti subirà dei rallentamenti che coincideranno con dei serpeggiamenti; in altre parole con formazioni di cavi d’onda, le saccature, in cui si muoveranno dei fronti che potranno interessare anche l’Italia dall’Immacolata in poi.

Da notare che rispetto a molte situazioni con correnti occidentali molto miti verificatesi negli inverni scorsi tra dicembre e gennaio, quelle che si profilano sembrano essere accompagnate nelle ore ondulazioni da aria più fredda; questo potrebbe favorire nuove importanti nevicate sulle Alpi e su parte dell’Appennino.

Insomma al momento non si vede l’odioso anticiclone statico di matrice subtropicale che detta legge per molte settimane invernali impregnando l’aria delle città di veleni e particolato.
La situazione resta vivace.

Certo non avremo le ondate di freddo stile Russia ma non è detto che debba essere necessariamente questo l’inverno italiano; ricordiamoci sempre qual è la nostra latitudine…E accontentiamoci di quello che passa il convento.
Autore : Alessio Grosso