00:00 23 Agosto 2013

Le bizzarrie del clima: perchè in Antartide i ghiacci crescono?

Mentre l'estensione dei ghiacci marini artici permane su valori deficitari, la banchisa antartica mostra una tenuta sorprendente, con alterne fasi di crescita, anche notevole. Perchè queste differenze?

A ritmo pressochè regolare, e nella fattispecie ogni qualvolta non se ne parli per un certo lasso di tempo, ecco rispuntare a rotazione le problematiche relative all’andamento climatico di quella piuttosto che di quell’altra zona.

Recentemente sono apparsi su alcuni quotidiani a testata nazionale notizie che dipanerebbero il mistero, se così si può dire, della crescita in controtendenza dei ghiacci antartici rispetto invece alla situazione deficitaria di quelli artici. A tal proposito abbiamo qui tracciato un importante aggiornamento meteolive.leonardo.it/news/Ti-segnaliamo/49/Ghiacci-artici-al-giro-di-boa-stagionale/42668/

Le teorie, perchè di questo si tratta e nulla più, mettono sul piatto problematiche già dibattute e ora ulteriormente approfondite. Che il riscaldamento della bassa troposfera nell’emisfero meridionale del Pianeta, e in modo particolare alle alte latitudini, sia inferiore a quello Boreale lo mettono nero su bianco i dati satellitari. Anzi, a latitudini antartiche il trend è verso un generale seppur lieve ribasso delle temperature.

A questo punto la spiegazione dei motivi che portano il Continente Antartico a svincolarsi dai dettami del "global warming" viene attribuita a:

1) L’apertura del buco dell’ozono.

2) La maggior quantità di vapore acque presente che ha fatto aumentare le precipitazioni nevose.

3) Il rinforzo della Corrente Circumpolare.

Per quanto riguarda il punto 1 possiamo affermare che l’ammanco dell’ozono, che avviene solitamente durante la primavera australe, rafforzerebbe la Corrente Circumpolare, costringendo il gelo antartico a rimanere intrappolato entro il Circolo Polare. In realtà non ci sono prove scientificamente convalidate e dimostrate che il buco dell’ozono, fenomeno che, come detto, si verifica puntualmente durante la primavera antartica oggi come nei decenni passati, incida sulla corrente oceanica che ruota attorno al Continente di Ghiaccio con un tale impatto, ma potrebbe averlo se in sinergia con altre forzanti: vediamo quali.

Arriviamo al punto 2: la maggior quantità di vapore acqueo presente nell’aria e con esso la maggior quantità di precipitazioni potrebbe incidere sugli accumuli nevosi in sede antartica, Questo poichè le umide masse d’aria mite che penetrano entro il Circolo Polare più freddo, hanno portato ad un aumento delle precipitazioni solide sulla zona in questione.

Per quanto riguarda il punto 3, possiamo osservare che proprio la Corrente Circumpolare prima citata, a seguito di alcune modifiche di percorso intraprese negli ultimi anni, ha causato la redirezione di acque oceaniche più tiepide verso la Penisola Antartica, unico settore del Continente ad aver assistito ad una lieve risalita delle temperature, ma anche unico settore dove la crescita del ghiaccio avviene con maggiore difficoltà e dove infatti avvengono anche gli spettacolari e famosi crolli stagionali degli iceberg.

Autore : Luca Angelini