00:00 28 Gennaio 2014

La NEVICATA di mercoledì e giovedì al nord: ultimissime

Improvvisa scossa dell'inverno che, dopo aver portato una prima dose di nevicate in particolare tra Emilia, Romagna e nord-est, sposta ora l'asse dei fenomeni a tutto il settentrione. Si parte mercoledì con il nord-ovest poi...

 Vi proponiamo questa sera uno speciale sulle nevicate attese nelle prossime ore su diverse zone del nostro settentrione. Neve che raggiungerà anche le pianure, soprattutto quelle di nord-ovest, imbiancherà i fondovalle montani e accumulerà anche quantitativi notevoli a ridosso dell’Appennino Ligure, oltre che su alcuni settori alpini.

 

 

La neve sull’Italia è sempre delicata, sia per la consistenza che ne fa certamente la più suggestiva delle precipitazioni, sia per le difficoltà che incontra e che fa di ogni previsione un vero e proprio banco di prova per gli addetti ai lavori. Nonostante tutto, a poche ore dall’inizio dell’evento dell’inverno 2013-14, siamo giunti ad un quadro probabilistico abbastanza convergente e che segue una cronologia precisa, almeno sulla carta.

Due saranno anzitutto le perturbazioni che si daranno da fare per portare questa spazzolata di inverno sul nostro settentrione: una, quella di mercoledì, potrà contare su un cuscino di aria fredda appena costituitosi a valle del vortice transitato martedì lungo l’Adriatico. La seconda, quella di giovedì, troverà davanti a sè l’aria meno fredda lasciata dalla prima perturbazione e spingerà gradualmente al rialzo le quote neve a partire dai settori centro-orientali del nord.

La cronologia vede le prime nevicate appropriarsi nel corso della mattinata dei territori piemontesi, valdostani sin su pianura e fondovalle, mentre la Liguria centro-occidentale inizierà con la neve solo oltre i 300-400 metri sui settori centrali, oltre i 600 su quelli dell’Imperiese. E proprio la Liguria vedrà le condizioni prognostiche più difficili, poichè messa all’incrocio tra i venti più tiepidi di Scirocco che soffieranno sul Levante, e quelli più freddi di tramontana che spingeranno su Savonese e Genovese. Un braccio di ferro che, oltre a far oscillare anche in modo notevole da un’ora all’altra il limite delle nevicate (possibili a tratti fiocchi anche su Genova e Savona sino in prossimità della costa) costruirà una linea di confluenza di masse d’aria tale da generare precipitazioni nevose anche notevoli al di sopra dei 500 metri sull’entroterra ligure centrale. Si calcolano spessori parziali fino a 50-60 centimetri al confine tra Genovese e Alessandrino.

Le nevicate raggiungeranno poi nel pomeriggio la Lombardia occidentale e l’ovest Emilia, intensificandosi in serata. Dopo la neve mattutina di Torino e Aosta, sarà questo il momento di Piacenza e Milano. Accumuli di un certo rilievo previsti sull’Appennino Piacentino e sul settore prealpino lombardo, fino a bassa quota. Precipitazioni miste sull’est della Lombardia e sull’Emilia tra Parma e Reggio. Secondo la maggior parte delle simulazioni a nostra disposizione la linea delle nevicate non dovrebbe oltrepassare l’asse del fiume Mincio a nord del Po, e quello del fiume Enza a sud, significando che ad est di tali limiti la neve abbandonerà la pianura per cadere progressivamente più in alto. Si prevede neve sino a 300-400 metri sui fondovalle trentini, altoatesini, dolomitici veneti e sulle Alpi Carniche, oltre i 600 metri sulla fascia prealpina veneto-friulana e sulle Alpi Giulie.

Nella seconda parte della notte su giovedì 30, dopo una temporaneo indebolimento o addirittura dopo una locale cessazione delle precipitazioni, lo Scirocco inizierà ad erodere il cuscinetto freddo, penetrando verso est e facendosi strada sulla val Padana. La manovra darà luogo, nel corso della successiva mattinata, ad un arretramento della neve solo sulle pianure del Piemonte, della Lomellina e del Piacentino.

Arriva frattanto la seconda perturbazione; la neve si intensificherà nuovamente nel corso di giovedì pomeriggio su tutto l’arco alpino al di sopra dei 400-500 metri, fino a 600-700 sulle Prealpi e i versanti marittimi dell’Appennino Ligure centro-occidentale,  oltre i 1000 sull’Appennino Ligure di Levante, a tratti ancora in pianura sul Piemonte, in particolare sui settori meridionali ( Langhe e Monferrato), con cumulate anche notevoli in collina e sui versanti padani dell’Appennino Ligure (altri 60-70 centimetri oltre i 700 metri)..

Tra pomeriggio e sera attenuazione dei fenomeni al nord-ovest e intensificazione degli stessi invece su alto Veneto e Friuli Venezia Giulia, dove in montagna avremo notevoli accumuli nevosi. Sul resto delle pianure e sui fondovalle la pioggia inizierà a cancellare le prime tracce di un inverno arrivato solo ora e già pronto ad andarsene.

 

Autore : Luca Angelini