00:00 29 Novembre 2012

La neve in Appennino? Eccola

Progressivo abbassamento delle quote neve già nel corso della giornata di giovedì 29, con ulteriori episodi a quote via via più basse venerdì e nel fine settimana. Ecco un primo dettaglio.

 Entrare nel dettaglio delle nevicate su un territorio orograficamente articolato come l’Italia e, per di più, in una circostanza complessa come quella legata al vortice di bassa pressione che ci sta interessando è un’ardua impresa. Malgrado ciò possiamo contare sulla nostra produzione modellistica a dettaglio risolutivo sufficiente per inquadrare con soddisfacente precisione gli eventi nevosi che nei prossimi giorni sanciranno la partenza ufficiale dell‘inverno (meteorologico e climatico) sull’Italia.

Dopo le annunciate nevicate lungo le Alpi, ora toccherà anche all’Appennino, pur con le dovute proporzioni. Fin da oggi, giovedì 29 novembre, l’aria si farà via via più fredda  a partire dalle quote superiori. Questo per l’inserimento di un nucleo di aria polare marittima in arrivo dal nord Atlantico attraverso i varchi francesi. 

In questa sezione trattiamo il quadro previsto per l’Appennino centrale, meridionale e i monti delle Isole Maggiori. Nel corso di oggi, giovedì, prima neve della stagione a quote in calo mediamente tra 1300 e 1400 metri lungo i crinali spartiacque del settore toscano, umbro-marchigiano, laziale-abruzzese e sui monti della Sardegna, tra 1500 e 1600 metri sul tratto molisano-campano, calabro-lucano nonchè sui monti siculi. fenomeni più significativi sui settori tirrenici e interni, meno su quelli adriatici e ionici.

Venerdì nevicate a macchia di leopardo fin verso i 1000 metri sul tratto umbro-marchigiano e in Sardegna, tra 1200 e 1400 metri sul settore centrale, dove però prevarranno i momenti asciutti, fino alla Campania, dove invece avremo possibilità di fenomeni più importanti. Sale intorno ai 1600 metri il livello delle nevicate sui restanti tratti appenninici meridionali e sui monti della Sicilia.

Anche il fine settimana, stante una situazione di tempo instabile praticamente bloccata, contribuirà con ulteriori apporti nevosi, seppur discontinui nel tempo e nello spazio. Segnaliamo in particolare la possibilità che sabato la neve scenda fino a 800-1000 metri sule Marche, intorno a 1600-1700 metri sui monti campani e sulla Sila, fenomeni più sporadici altrove. Domenica ancora neve oltre i 1500-1600 metri sulle montagne calabresi e sicule, fenomeni più occasionali altrove, comunque in un contesto via via più freddo su tutta l’Italia.

Un bonus extra: lo troviamo osservando la figura qui sopra. Guardate che accumuli e che estensione della copertura nevosa prevede il modello americano GFS per il giorno 6 dicembre prossimo. Questo significa senz’altro che, oltre il week-end, seguiranno altre occasioni per ulteriori apporti nevosi lungo tutta la dorsale appenninica.

Rimanete con noi e presto vi daremo tutti i ragguagli del caso.

 

Autore : Luca Angelini