00:00 7 Febbraio 2012

L’innevamento in Europa, impressionante colpo d’occhio

Solo Penisola Iberica e parte della Gran Bretagna sono state risparmiate dalle estese nevicate collegate all'irruzione siberiana più intensa degli ultimi decenni.

 Il colpo d’occhio è semplicemente impressionante e lascia ben poche parole da aggiungere. Spagna, parte del Regno Unito, il nostro estremo sud e la Grecia meridionale sono le uniche parti del suolo europeo al momento sgombre dalla copertura nevosa. Guardate la massa di ghiaccio che ricopre il Continente euro-asiatico e pensate che arriva proprio dal cuore di quello sconfinato serbatoio di gelo l’aria che respiriamo in questi giorni.

Quando masse d’aria di quel calibro si mettono in moto per motivi legati alla circolazione sinottica la loro inerzia è notevole ed è per questo che il loro afflusso può prolungarsi anche diversi giorni, perfino qualche settimana. Le più crude e severe ondate di gelo che riempiono la storia e la letteratura meteo derivano proprio da situazioni di persistenza come queste.

Ma l’inverno non è uguale per tutti; pensate che il nord America, per contro, sta facendo registrare una significativa anomalia negativa della copertura nevosa, soprattutto in Canada e nel nord degli Stati Uniti.

A livello globale emisferico, come possiamo vedere avvalendoci del grafico riportato qui a fianco, dobbiamo notare che tra la seconda metà di dicembre e la prima metà di gennaio lo stato dell’innevamento era sotto la media, mentre dalla seconda metà di gennaio e fino ad oggi si nota una complessiva ripresa. Attualmente la situazione delle superfici innevate è di poco superiore alla media degli ultimi 30 anni, ma questa è una caratteristica che ha accomunato tutti gli inverni più recenti i quali hanno saputo fare anche di meglio, con scarti positivi di innevamento anche consistenti soprattutto nel 2008, ma anche nel 2009 e nel 2010.

Solo il 2011 chiuse i conti praticamente in pareggio, mentre il 2012 sembra aver riavviato il trend nevoso abbonante del nostro emisfero, dovuto con tutta probabilità ad un aumento generale delle precipitazioni derivanti da ragioni climatiche. 

Autore : Luca Angelini