00:00 18 Marzo 2008

L’Artico si prepara all’offensiva anti-primavera

Il progetto al via con il nord Europa sotto una profonda saccatura in graduale ma inesorabile discesa verso le latitudini mediterranee. Ci attende un periodo atmosfericamente molto dinamico, instabile e a tratti anche freddo e perturbato

La macchina artica è partita. L’inverno ha raccolto le ultime forze mettendo insieme una saccatura molto profonda, estesa e stracolma di aria freddissima, sopratutto in alta quota. Nei prossimi giorni sopra alle nostre teste a poco più di 5000 metri di quota, ecco stagliarsi la fatidica temperatura di -35°C. Cosa significa?

Sostanzialmente la massa d’aria che sostituirà quella preesistente, regolarmente dispensata da una primavera ansiosa di stabilirsi in pianta stabile sul nostro Paese, si troverà in un ambiente atmosferico estremamente instabile che la costringerà a riversarsi a più riprese verso il suolo.

La circolazione ciclonica che si accompagnerà al tutto fungerà da miccia per la formazione di masse nuvolose anche imponenti e a sviluppo verticale foriere di rovesci e talora anche temporali nevosi a quote collinari.

Il nord, coinvolto più direttamente dal respiro freddo, si troverà a fasi alterne più riparato per quanto concerne le precipitazioni a causa dell’interposizione dalla barriera alpina nei confronti delle correnti settentrionali in arrivo.

Gli impulsi freddi si susseguiranno regolarmente scandendo le giornate con il transito di corpi nuvolosi in serie a partire da martedi e mercoledi. In particolare saranno tre i nuclei perturbati che impegneranno le nostre regioni da qui al ponte pasquale.

Il primo, giunto nella notte su martedi, fungerà da apripista per i sistemi frontali che lo seguiranno a ruota. Il secondo sopraggiungerà tra giovedi e venerdi e il terzo tra Pasqua e Pasquetta. Quest’ultimo si insedierà sul Mediterraneo determinando una fase di fervente instabilità la quale indugerà su nostro Paese fino a mercoledi 26 marzo, con le temperature che scenderanno ovunque al di sotto delle medie stagionali ma in particolare sulle Alpi e sulle nostre regioni settentrionali.
Autore : Luca Angelini