00:00 9 Settembre 2002

L’anticiclone sul nord-Europa comincia a fare sul serio, freddo in arrivo sull’est europeo

La cellula scandinava sta portando un raffreddamento nelle zone che interessa? Che temperature ci sono dalla Carelia agli Urali, fino alla Siberia?

Questa grande cellula di alta pressione, che sta governando sull’Europa nord-orientale ormai da diversi mesi, prendendo solamente alcuni giorni di pausa ogni tanto, è riuscita a raffreddare le steppe siberiane e le zone che si trovano vicino al Circolo Polare Artico?
A quanto pare il suo compito lo ha svolto solo in parte, almeno per ora; le temperature che adesso ritroviamo su molti dei Paesi interessati dalle correnti settentrionali spinte dall’anticiclone nei giorni scorsi, sono in media con i valori normali del periodo o al più leggermente sotto.

Sulla Carelia, appena ad est della Finlandia, stamani si va dai 7 ai 10°C; considerando anche che il cielo è coperto, si può dire che non fa poi troppo freddo.

Bisogna però tenere di conto del fatto che proprio in queste ore si è attivato un temporaneo richiamo di aria mite da ovest, in vista del passaggio di una perturbazione dalla Nuova Zemlja, che porterà entro domani pomeriggio un calo vistoso delle temperature.

Dai dati che abbiamo a disposizione adesso sembra che addirittura nella serata di domani ci potrebbero essere delle brevi ma intense nevicate sulla parte più settentrionale della regione.

Questa perturbazione per adesso è ancora in fase di formazione e quindi il richiamo caldo si sta intensificando ulteriormente, su zone come la pianura asiatica nei dintorni degli Urali, dove si registrano fra i 17 ed i 20°C.

Chiaramente sui monti prospicienti fa più freddo, ma non ci sono venti gelidi in arrivo, almeno per le prossime 24 ore.
In un secondo tempo, fra mercoledì e giovedì, la colata fredda dalla Carelia si dirigerà verso l’Europa orientale, estendendosi anche alla vasta pianura compresa fra la penisola scandinava e gli Urali e portando le prime giornate di freddo intenso.

Vista poi la disposizione delle correnti, verrà investita anche buona parte della Siberia, dove fa già freschino, e probabilmente ci saranno anche le prime copiose nevicate in zona.

Si tratta comunque di un episodio isolato, che però fa ben sperare per il futuro inverno e per la formazione di una robusta cellula termica di alta pressione in zona.

Ciò non vuol far intendere che l’inverno europeo sarà gelido e secco, ma la presenza stabile dell’anticiclone russo sulle steppe siberiane, potrebbe portare alcune ondate di freddo continentale come non ne vediamo da anni.
Autore : Lorenzo Catania