00:00 8 Marzo 2012

Italia divisa in due; come mai?

Nei prossimi giorni vivremo una situazione meteorologica diametralmente opposta tra nord e sud Italia. Quali sono le ragioni che determinano questo comportamento da parte del tempo atmosferico? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su quale è stata la caratteristica dominante della circolazione atmosferica in Europa negli ultimi mesi.

Nord Italia sotto il sole, sud Italia con pioggia, tempo perturbato e di sovente anche freddo e neve! Cosa sta all’origine di questo particolare “status” atmosferico?

Per comprenderne meglio le ragioni bisogna guardare la posizione assunta dalle figure bariche durante questa stagione invernale. La presenza di una persistente anomalia di geopotenziale tra oceano Atlantico e penisola Iberica, ha permesso la frequente rimonta di aree di alta pressione a cavallo dell’Europa occidentale.

Il settentrione italiano si è spesso ritrovato a fare i conti con regimi di venti settentrionali che durante il periodo invernale ed inizio primaverile sono garanzia di tempo generalmente buono e molto secco. Tempo buono e secco per via della poderosa azione di arginamento dell’aria umida offerto dall’arco alpino.

Nella prima parte dell’inverno il getto sulla media ed alta Europa è stato molto forte, in virtù di un vortice polare molto compatto. Questo fattore ha impedito la formazione di depressioni organizzate in grado di coinvolgere il nostro paese. (regalando però imponenti nevicate nei versanti esteri alpini)

La presenza dell’anticiclone sulla penisola Iberica, poneva le basi per un coinvolgimento più diretto del centro-sud da parte di depressioni fredde invernali non appena il getto avesse rallentato quanto basta a consentire la formazione di onde di Rossby più pronunciate verso il Mediterraneo. Questo elemento è andato puntualmente verificandosi a febbraio.

L’alta pressione ancora presente in posizione invasiva sull’Europa occidentale sta continuando ad influenzare la circolazione sul Mediterraneo. Il nostro mezzogiorno sarà di sovente preso di mira da nubi e precipitazioni, mentre il settentrione sarà protetto dall’ala più orientale dell’anticiclone delle Azzorre.

Generalmente questo tipo di impostazione barica è caratteristica propria dell’inverno, il quale tendenzialmente tende ad essere più secco al nord, mentre al meridione corrisponde al periodo dell’anno in cui si raggiungono i picchi precipitativi.


Questo inverno abbiamo assistito ad una persistenza particolarmente accentuata di questo tipo di configurazione barica, probabilmente favorita dall’attuale episodio di Nina in corso sul Pacifico tropicale.

L’anomalia di geopotenziale, vuoi per ragioni di avanzata stagionale, vuoi per l’indice Nina previsto in graduale calo col passare dei mesi, dovrebbe rientrare gradualmente alla normalità a partire dal mese di aprile.

Autore : William Demasi