00:00 20 Febbraio 2013

Inverno 2012-2013: l’anno dei minimi bassi

L'arrivo della stagione invernale 2012-2013 si è caratterizzata spesso dalla formazione di alcuni centri di bassa pressione sul basso Mediterraneo. Queste depressioni di sovente hanno escluso le regioni del nord dai fenomeni più intensi. Questo particolare comportamento dell'atmosfera può essere definito anomalo oppure è caratteristico della stagione invernale?

Per i settori pianeggianti dell’Italia settentrionale questo potrebbe essere considerato l’anno dai minimi bassi. La tendenza manifestata dall’atmosfera in queste settimane di dinamiche prettamente invernali ha sempre proposto la formazione di alcune depressioni con perno a largo delle nostre coste, ben lontano dall’influenzare in modo diretto le aree pianeggianti a nord del fiume Po.

La ciclogenesi prevista tra venerdì e sabato non farà eccezione. La quantità maggiore di aria fredda passerà a nord dell’arco alpino determinando la formazione di una depressione da contrasto sul bacino del Mediterraneo.

Giunti a questa fase, la situazione si fa assai complicata in quanto i modelli matematici fanno molta fatica a comprendere come esattamente andrà posizionandosi il fulcro della bassa pressione rispetto all’Italia. La struttura di bassa pressione che verrà a crearsi avrà in realtà delle caratteristiche particolari che in meteorologia vengono definite "barocline". Un minimo baroclino è una struttura ciclonica in cui il centro di bassa pressione risulta dislocato in punti diversi dell’atmosfera a seconda dell’altezza, senza che vi sia una corrispondenza diretta tra quanto succede alle diverse quote atmosferiche.

In questa casistica rientrano i famigerati minimi da contrasto che caratterizzano molte fasi dell’inverno sul Mediterraneo. Sono strutture di bassa pressione in grado di provocare diversi episodi di maltempo.

E’ normale durante l’inverno la formazione di minimi sul basso Mediterraneo?

Questi centri di bassa pressione vengono provocati dall’ingresso di una massa d’aria fredda nel Mediterraneo. La loro formazione necessita della presenza (almeno al livello del suolo) di una fonte di calore che di solito arriva dall’influenza del mare. La presenza di aria fredda in quota e di aria calda al suolo, mantenuta forzatamente calda dall’azione termoregolatrice del mare, esalta la convezione provocando una diminuzione della pressione atmosferica.

Da questo concetto si può dedurre come in realtà i "minimi bassi" siano una diretta conseguenza dell’affondo più o meno deciso dell’aria fredda nel cuore del Mediterraneo e siano la manifestazione di un comportamento atmosferico piuttosto frequente nel cuore della stagione invernale, quando le masse d’aria fredda hanno la forza di spingersi agevolmente nel cuore dei nostri mari.

Approfondimenti su: https://www.meteolive.it/news/Temperature/31/Aria-fredda-in-arrivo-quanto-si-abbasseranno-le-temperature-al-nord-/40545/ di Luca Angelini.

 

Autore : William Demasi