00:00 28 Novembre 2006

Intervista all’Esperto: Quache disturbo nel week-end; possibile peggioramento entro l’Immacolata

Consueta chiacchierata con Luca Savorani.

REDAZIONE: Allora Savorani, la situazione sembra piuttosto statica; le vere piogge autunnali continuano a latitare?

SAVORANI: Certamente è una situazione per certi versi preoccupante, considerando lo stato pluviometrico attuale; scarsi accumuli idrici a livello nazionale e la quasi totale assenza di neve sulle Alpi, specie in vista della stagione invernale ormai alle porte.

REDAZIONE: Quindi a quanto pare, il peggioramento previsto per il prossimo fine settimana appare ampiamente ridimensionato?

SAVORANI: Alla luce delle nostre ultime proiezioni appare evidente che la struttura anticiclonica sull’Europa centro-orientale e in area
mediterranea non cederà tanto facilmente lo scettro alle depressioni atlantiche, costrette così a scorrere a latitudini più elevate.

Nel fine settimana, una modesta flessione della suddetta struttura anticiclonica, permetterà l’ingresso da ovest di deboli corpi nuvolosi
segnatamente sulle regioni settentrionali, con fenomeni di debole intensità sulla Liguria e su parte del nord-ovest; nubi sul resto del nord, ma con tempo generalmente asciutto. Sulle estreme regioni meridionali, una debole area di bassa pressione centrata sul nord-Africa, determinerà qualche disturbo sulla Sicilia; nuvole ed estese velature su parte del centro, ma con tempo generalmente asciutto e temperature ovunque piuttosto miti.

REDAZIONE: Dovremo quindi attendere i primi di dicembre per un marcato peggioramento?

SAVORANI: A quanto pare il flusso perturbato atlantico continuerà a scorrere a nord dell’arco alpino almeno sino all’Immacolata, quando
una saccatura potrebbe riuscire finalmente ad affondare con maggiore convinzione sul Mediterraneo. Se tale tendenza verrà confermata sarà l’occasione per il ritorno delle piogge, anche abbondanti, con una classica perturbazione autunnale che investirà il nostro Paese da nord a sud. Tuttavia le temperature si manterranno su valori piuttosto elevati, almeno per produrre nevicate a quote basse, ma la neve sulle Alpi sarebbe garantita; un salvataggio in zona Cesarini per l’apertura della stagione sciistica alpina.
Autore : Redazione