00:00 5 Settembre 2012

Il vortice dalle sette vite, da cosa dipende?

Insiste ancora bello centrato sull'Italia il vortice di bassa pressione introdotto da una perturbazione atlantica giunta sul nostro Paese ormai diversi giorni fa. La perturbazione ha scacciato il caldo africano ma adesso chi la smuove da qui?

 Sembrano aprirsi schiarite assolate poi, tutto d’un tratto, ecco nuovi scrosci, il brontolio cupo del temporale, le raffiche di vento e tutto si ripete. E’ ormai una settimana bella e buona che un insistente vortice di bassa pressione staziona sui nostri mari e interessa l’Italia intera con i suoi fenomeni. 

La depressione si è originata da un nucleo di aria fresca di origine scandinava formatosi in seno al vortice polare. Il nocciolo fresco, introdotto sul Mediterraneo da una perturbazione (la famosa perturbazione scaccia caldo sopraggiunta gli utlimissimi giorni di agosto), si è ora isolato parzialmente dalla struttura madre e vive di luce propria. Una depressione dalle sette vite, una per ogni nuovo giorno della settimana, come i gatti.

Da cosa dipende tutto questo? Il mantenimento in vita della struttura, dapprima avvenuto grazie alla vorticità originaria che per inerzia ha invitato le masse d’aria al suo interno a mantenere una attiva rotazione ciclonica, ha poi attinto energia dalle calde acque dei nostri mari, tentando anche di sfruttarle per sviluppare anche un cuore caldo grazie alla super attività temporalesca attiva al suo interno.

E le acque davvero molto calde dei nostri mari, unitamente ad un filamento di alimentazione fredda che ancora trafila dalla depressione scandinava alle quote superiori e che mantiene in vita una stratificazione molto instabile della colonna d’aria, continuano a sostenere questa grande giostra di nubi tutta italiana. Fino a quando? Finchè non interverrà una massa d’aria tutta nuova ed un aumento della pressione a colmare il gorgo italico. Ed e’ ormai questione di ore.

Autore : Luca Angelini