00:00 14 Novembre 2007

Il punto di GROSSO: “presupposti gelidi”

Quasi tutto depone per una lunga fase fredda ricca di colpi di scena.

Che dire? Stamattina nell’aria c’è profumo di neve, di un autunno che sembra improvvisamente votato a recitare la parte dell’inverno. Sono anche queste le soddisfazioni dei meteorologi e di chi ama la natura in tutte le sue manifestazioni e la nevicata, consentitecelo, è veramente una delle espressioni più spettacolari a cui si possa assistere. E’ soprattutto per lei, la neve, che milioni di persone si sono appassionate alla meteorologia. Non c’è temporale, grandinata o uragano che tenga, la passione per i fenomeni atmosferici non può prescindere dalla neve.

Dopo un inverno tra i più insulsi della nostra vita la natura ha deciso probabilmente di ricompensare le sofferenze di chi ama la meteorologia con una fase palpitante, sconsigliata ai cardiopatici. Le avvezioni fredde dell’inizio dell’autunno e la mancanza di sciroccate hanno raffreddato il Mediterraneo centrale determinando la formazione di una falla barica, che funge da calamita per le saccature in discesa dal nord Europa.

La posizione di blocco operata dall’alta pressione sull’ovest del Continente (esaltata dall’anomalia positiva dell’indice AMO con le acque dell’aperto Atlantico tra i 2 e i quasi 4°C più calde della norma) da settimane ormai nega al Mediterraneo una ventata di aria mite, in più vortici di aria sempre più fredda si stanno impadronendo del centro Europa e uno di questi sta puntando verso il Mediterraneo centrale.
Il tutto condito da indici AO e NAO favorevoli alla persistenza di una simile congiuntura.

La fase praticamente invernale che stiamo per vivere da stasera sino al week-end potrà dunque essere replicata già all’inizio della prossima settimana, quando un secondo vortice potrebbe puntare deciso verso di noi regalando questa volta neve all’arco alpino e al nord Appennino e forse a tratti anche in Valpadana.

E potrebbe non essere finita. Il tempo adora la legge della persistenza. Ed ecco infatti un terzo vortice entro la fine del mese pronto a portarsi sotto la nostra porta di casa.
Insomma i presupposti sono gelidi, ora bisognerà tener d’occhio solo le danze del vortice polare.

State certi che entro la fine del mese ne vedremo delle belle. In fondo non c’è bisogno delle perturbazioni atlantiche per veder piovere, se queste depressioni si posizionano nel modo corretto bastano e avanzano per supplire almeno in parte al deficit idrico di questo strano ma affascinante autunno.
Autore : Alessio Grosso