00:00 2 Gennaio 2003

Il “Lago freddo” sull’Europa settentrionale

Analisi di una situazione allo stesso tempo affascinante ed “inquietante”

Il Grande Gelo ormai domina da molto tempo sulla Scandinavia e la Russia, dove le temperature raggiungono in certi casi i –40°C; è arduo affrontare anche per pochi minuti un clima del genere, pertanto molta gente se ne rimane in casa , e non esce se non per estrema necessità.

L’Europa centrale, in particolare Germania, Danimarca e Polonia, vedono spesso arrivare degli “sbuffi” gelidi da queste regioni grazie al particolare movimento compiuto dalle perturbazioni in arrivo dall’Atlantico; dopo pochi giorni però tutto torna come prima.

Sul Mediterraneo invece almeno per adesso non abbiamo assistito ad irruzioni gelide degne di nota.

Fatto sta che sull’Europa settentrionale l’aria fredda domina e dominerà ancora a lungo, visto che la depressione d’Islanda non sembra in grado si scalfire minimamente il suo territorio.

Le probabilità di discese fredde verso il Mediterraneo quindi aumentano considerevolmente mano a mano che passano i giorni, soprattutto anche grazie al fatto che i miti venti atlantici sembrano perdere di forza e tenacia.

Oltretutto c’è da segnalare che al momento fra l’Islanda ed il Mare di Norvegia (grazie alla presenza costante del gelo) si è strutturato un anticiclone termico molto vigoroso, con un massimo che comunque non segna pressioni eccessivamente elevate.

D’altra parte non siamo in presenza di aria fredda continentale molto concentrata nei bassi strati, bensì di aria polare, gelida a tutte le quote e quindi ben distribuita su buona parte della troposfera.

I suoi effetti quando si presenta nel Mediterraneo si avvertono subito con tempo perturbato seguito da aria molto più secca ed accompagnata da venti deboli (al contrario delle masse continentali che spesso vedono il Burian protagonista).

Seguite quindi con noi tutti i prossimi aggiornamenti, perché la situazione si è fatta interessante e potenzialmente ricca di sorprese.
Autore : Lorenzo Catania