00:00 31 Agosto 2011

Ghiacci polari: l’Artico frena la caduta, l’Antartico perde qualche pezzo

Anomalia stabilizzata sulla banchisa artica, mentre dall'altra parte del globo l'inverno australe non fa grandi regali all'Antartide.

 L’Artico sta sempre più dimostrando la sua strenua stoicità. Sembra che da un momento all’altro crolli definitivamente, apre passaggi a nord-ovest e a nord-est, poi eccolo staccare sempre all’ultimo e frenare sull’orlo del baratro le sue perdite. Anche in questo caso, dopo la caduta libera dei giorni scorsi, quando sembrava che l’anomalia storica del 2007 fosse ormai a portata di mano, tutto si è fermato.

L’anomalia si attesta ora su valori comunque non sottovalutabili e che l’Università dell’Illinois quantifica in circa 1 milione e 800 mila chilometri quadrati. Il trend rispetto alla media degli ultimi 30 anni è comunque ben chiaro e volto ad un costante calo dei bilanci di massa.

Diverso il discorso per l’Antartide. Qui, dopo i fasti del 2010, il trend sembra mostrare una complessiva stabilità attorno alla media trentennale. Al momento l’ammanco si limita a poco meno di 500 mila chilometri quadrati. Non è certo una situazione preoccupante come quella dell’Artico ma senza dubbio l’inverno australe avrebbe potuto dare di più.

Nell’immagine, la ricostruzione della banchisa artica aggiornata al 29 agosto.

Autore : Luca Angelini