00:00 17 Dicembre 2013

Getto sparato: quando arriverà l’inverno vero?

La circolazione polare rimane lanciata ad alti livelli, ripercuotendosi con una Corrente a Getto Polare ben distesa lungo i paralleli, situazione che ad oggi non permette lo sfondamento deciso del gelo alle medie latitudini.

 Siamo nel bel mezzo di dicembre e di freddo e gelo in Italia (ma anche sulla maggior parte dei Paesi europei, nemmeno l’ombra. La Corrente a Getto si lancia forte lungo i paralleli, secondo un marcato indice detto "zonale", ossia da ovest verso est. Questo perchè il gradiente, ossia la differenza di pressione tra le alte e le basse latitudini dell’emisfero, è assai marcato, con la circolazione fredda polare che preme contro quella subtropicale.

In questo braccio di ferro, per il momento, non ci sono nè vincitori nè vinti. Per questo motivo le grandi masse gelide presenti sul settore russo-siberiano rimarranno per il momento confinate sui luoghi di origine. La Corrente a Getto infatti riuscirà a vincere i muri gelidi continentali e ad arginare troppo a nord il grande freddo.

Sull’Italia in buona sostanza il periodo natalizio non vedrà l’arrivo di alcuna severa ondata di gelo e il tempo risulterà per contro contrassegnato dal passaggio di queste onde occidentali: tempo bello oggi, brutto domani, poi ancora bello e dopo ancora brutto, il tutto accompagnato da relativi sbalzi termici, pur sempre senza eccessi.

Anche le vicende attualmente in atto nella stratosfera non ci suggeriscono elementi significativi per un affondo crudo dell’inverno sul Mediterraneo e sull’Italia, stante un fisiologico rinforzo della vortice polare a tutte le quote (indice NAM in terreno positivo seppur non oltre i livelli di soglia). 

E tempo di attesa: l’aria fredda c’è, per ora arriva da noi solo a spizzichi e bocconi, avvicendandosi con l’alito più mite dell’Atlantico. L’inverno è in pausa di riflessione. Frattanto sarà comunque in grado di proporci qualche bella nevicata fino a quote basse (vedasi ad esempio la situazione prevista per giovedì 19 al nord), alternata a più frequenti situazioni uggiose, il tutto alternato da pause con occhiate di sole, in un contesto termico prossimo o leggermente superiore alla media del periodo.

Il tutto in attesa che l’inverno si svegli e, sceso dagli allori, dia importanti segnali di evoluzione. Appena ne avremo notizia vi faremo un… fischio!

Autore : Luca Angelini