00:00 5 Settembre 2012

Ecco la “Fabbrica” dei temporali

Il Mediterraneo risulta una vera e propria fucina di temporali. Cerchiamo di capire come mai...

…e la girandola continua! Non siamo più al minimo profondo ed organizzato degli ultimi giorni, tuttavia anche oggi la figura di maltempo, seppure indebolita, si mette in bella mostra sulle immagini satellitari.

Il perno della depressione è sempre tra la Sardegna e il medio Tirreno, leggermente piu ad est rispetto alle 24 ore precedenti.

Attorno ad esso, ruotano i sistemi nuvolosi, che  presentano prevalente carattere temporalesco.

Come mai così tanti temporali? Beh, lo avevamo detto; il Mediterraneo è più caldo del normale, dopo quasi tre mesi di solleone battente con pochissime pause.

Fin tanto che la pressione sul Mare Nostrum si è mantenuta alta, non è successo nulla. Appena è arrivato un elemento perturbante ( in questo caso una massa d’aria piu fredda), tutta l’energia termica presente nelle acque è stata convertita in energia meccanica ( pioggia, vento, grandine) ed energia elettrica ( fulmini).

Ricordiamoci sempre che qualunque forma di energia raramente si disperde, ma molto spesso si converte, soprattutto se è presente una brusca sollecitazione al sistema in quiete ( come quella avvenuta in questi giorni sul Mediterraneo).

I temporali seguono ( ed hanno seguito) percorsi preferenziali? Certamente! Con le frecce rosse abbiamo indicato le vie che hanno seguito le celle temporalesche: da nord-ovest verso la Sardegna, da sud-ovest sul medio Tirreno, da sud est lungo l’Adriatico e da est al nord.

Quanto continerà questa giostra temporalesca? Siamo quasi alla fine. Tra oggi e domani il perno dovrebbe spostarsi più ad est, inceppando il nastro trasportatore del temporali. Solo venerdì, tuttavia, si potrà parlare di deciso miglioramento.

Autore : Paolo Bonino