00:00 13 Ottobre 2003

E’ in arrivo la neve su Russia settentrionale e parte della Scandinavia

Il settore più orientale dell’Europa si prepara a vivere uno scampolo d’inverno.

La figura di alta pressione della quale parliamo da diversi giorni, sta ormai per raggiungere Svezia e Norvegia occidentale, dove si insedierà per almeno 4-5 giorni, inviando verso sud aria fredda di origine artica.

Sarà proprio questa massa d’aria, sospinta da venti sempre più intensi, a portare le prime abbondanti nevicate su parte della Norvegia, sulla Finlandia e la Russia settentrionale.

Attualmente fa già piuttosto freddo su queste regioni; infatti riferendoci alle ore 9 di stamani in Italia, ritroviamo valori fra –2 e 6°C sulla Finlandia e temperature fino a 6-9°C sulla Russia; considerando che sul settore orientale europeo adesso ci troviamo nel corso delle ore più “calde” della giornata, possiamo ben dire che l’aria è piuttosto frizzante.

La depressione presente in loco comunque è già in grado di provocare rovesci piuttosto frequenti, con qualche fiocco di neve fino in pianura; tuttavia le alte temperature non permettono ancora la formazione di un manto nevoso uniforme.

Già nella giornata di domani però la perturbazione collegata al ciclone si occluderà rapidamente, permettendo il richiamo verso sud-ovest di un ammasso di aria gelida (per la stagione) presente sulle coste della Carelia; ecco che allora le nevicate si faranno più abbondanti e continue su tutte le zone interessate dalle precipitazioni.

C’è però da segnalare anche il “rovescio della medaglia”: la rotazione graduale dell’asse dell’anticiclone scandinavo in senso orario, porterà ad un lieve spostamento della irruzione di aria fredda verso est-sudest nella giornata di mercoledì, permettendo in questo modo l’invasione dei fiordi norvegesi da parte di venti atlantici, più miti ed umidi di quelli artici.

Sulle coste settentrionali scandinave quindi fra mercoledì e giovedì torneranno piogge continue e piuttosto abbondanti, mentre la neve verrà relegata a quote più elevate; la Russia invece continuerà a battere i denti probabilmente fino alla fine della settimana.
Autore : Lorenzo Catania