00:00 11 Gennaio 2003

Cosa sta succedendo?

L’aria molto fredda di estrazione scandinava deve ancora fare il suo ingresso sullo Stivale, tuttavia il vento è già molto forte su diverse regioni

Ecco che la fusione fra l’anticiclone atlantico e quello termico scandinavo è avvenuta; gradualmente prevarrà il primo, ma ancora per 24-36 ore avremo forti correnti di Bora o di Grecale su molte zone della Penisola.

Infatti si è formata una depressione molto profonda sulla Tunisia, che sta portando tempo perturbato soprattutto al sud; inoltre questa figura barica sta richiamando aria fredda sia dai Balcani (il fronte di separazione con l’aria preesistente in loco è quello fra la Francia meridionale e la Sardegna) che dalla Scandinavia (molto più fredda della precedente).

Ed il fronte occluso sulle regioni settentrionali? È solo una vecchia perturbazione che è rimasta bloccata fra le due azioni appena descritte; entro 5-7 ore prevarrà l’aria gelida dal Nord-Europa e questo piccolo ramo frontale verrà smantellato, permettendo l’ingresso di venti ancora più intensi su tutto il centro ed il nord della Penisola.

Intanto però sulla dorsale appenninica, in particolare sul suo versante orientale, si sono già addossate nubi dense che riescono a portare qualche nevicata fino a quote basse; la copertura rimarrà fino almeno a domani sera, e le nevicate gradualmente si spingeranno fino ai fondovalle, con qualche incursione sul litorale marchigiano ed abruzzese.

Ultima cosa da notare è il nocciolo freddo in quota sul Golfo di Biscaglia: il suo movimento lo porterà ad abbordare lo Stretto di Gibilterra entro la nottata odierna, ma poi dovrà desistere dal suo intento di girovagare sul Mediterraneo, in quanto l’anticiclone delle Azzorre tenderà a schiacciarlo in poche ore, condannandolo al dissolvimento.

Le perturbazioni atlantiche intanto scorrono a latitudini molto elevate, e per qualche giorno non dovremo preoccuparci di un loro affondo deciso sul Mediterraneo.
Autore : Lorenzo Catania