00:00 16 Febbraio 2004

Cosa potrebbe succedere dopo l’arrivo dell’aria fredda?

Le ipotesi che si aprono sono veramente tante; non è ancora possibile fornire una previsione dettagliata per la prossima settimana.

Ormai è sicuro che una massa di aria fredda investirà l’Europa nel corso della seconda parte della settimana in corso, così come è quasi sicuro che a seguito di questo cambiamento la pressione tenderà rapidamente ad aumentare sui Balcani settentrionali, tagliando quasi subito i rifornimenti all’irruzione stessa.

Cosa succederà allora in seguito? La cellula termica di alta pressione sui Balcani si esaurirà lentamente, mentre l’anticiclone dinamico presente sulle Isole Britanniche non mollerà la presa, anzi continuerà le sue incursioni verso nord, come ha già fatto in queste ultime due settimane; è probabile quindi che si preparino nuove incursioni di aria artica marittima (fredda in quota) sull’Europa settentrionale, parte di quella centrale e la Scandinavia.

Sull’Italia invece cosa succederà? L’aumento graduale del geopotenziale fra domenica e lunedì, dovuto all’attenuazione dell’irruzione fredda, potrebbe portare un rapido miglioramento del tempo ed una risalita della pressione su gran parte delle nostre regioni; a questo punto però nasce un dubbio, dovuto alla posizione che assumerà una depressione che nel frattempo si sarà formata sull’Atlantico, in prossimità del Portogallo.

Se quest’ultima si manterrà lontana dal Continente, il tempo si manterrà discreto su quasi tutto il centro-nord per alcuni giorni; se invece il vortice tenderà ad agganciare la Spagna, allora si potrebbero attivare correnti umide in quota da ovest, che investirebbero la nostra Penisola, portando precipitazioni sparse e temperature nuovamente in calo, per il richiamo di venti piuttosto freddi al suolo.

A più lungo termine? Chiaramente visto il dubbio precedente, non possiamo fare una previsione dettagliata per l’Italia; tuttavia si può ben pensare che un profondo vortice direttamente collegato al Vortice Polare possa andare a posizionarsi sulla Scandinavia, agevolando le irruzioni di aria artica marittima accennate all’inizio dell’articolo; questo è l’unico fenomeno la cui probabilità di sviluppo è abbastanza elevata, per il resto dobbiamo rimandare agli ulteriori aggiornamenti, che ovviamente vi forniremo nei prossimi giorni.
Autore : Lorenzo Catania