00:00 19 Gennaio 2006

Conferme sulla forte ondata di freddo che potrebbe colpire Europa centrale e gran parte d’Italia a fine mese

Le ultimissime sull'evoluzione del tempo a fine mese.

Resta confermata la tendenza che vede una clamorosa rimonta dell’alta pressione verso le latitudini polari e più nel dettaglio dal Mediterraneo all’Islanda, questo potrebbe consentire l’inserimento di un vortice freddo, ma oserei dire gelido, diretto dalla Scandinavia verso il centro Europa e probabilmente anche sull’Italia.

Questo non significa che si avranno condizioni nevose su tutte le regioni e che vivremo un altro 56, un altro 29 o un 85, i paragoni con il passato sono assolutamente inopportuni sia perchè ancora non conosciamo l’entità di questo raffreddamento, sia perchè il tempo scrive pagine sempre nuove e non ripropone mai dei remake.

Il freddo avvistato da giorni comunque, ragionato e studiato a tavolino, anche con il contributo delle carte stratosferiche delle zone polari, ci porta ancora oggi ad affermare che potremo vivere una fase di NAO negativa tra la fine del gennaio e l’inizio del febbraio con conseguente formazione di depressioni nell’area mediterranea e di maltempo diffuso.

Questo però NON significa che l’avvezione fredda sia destinata a portare neve su tutte le regioni e tantomeno sul Piemonte che anche con queste configurazioni, proprio per la sua posizione arroccata sotto le Alpi, potrebbe (ma non è affatto certo) rimanere a secco.

Non mi sorprenderei più di tanto però: senza scomodare l’88-89, anche dopo l’alluvione del 94 arrivò a non piovere per oltre 70 giorni sulla zona e i periodi asciutti negli ultimi anni nella zona si sono moltiplicati: è il clima che cambia, mancano le perturbazioni atlantiche e soprattutto le depressioni tra Ligure e Costa Azzurra, bisogna abituarsi.

Il freddo però, lo ripetiamo, a fine mese appare oltremodo confermato e per il nord delle Alpi potrebbe anche significare l’ennesima FESTA della NEVE.
Autore : Alessio Grosso