00:00 23 Marzo 2004

Come evolve la situazione?

L'aria artica punterà sempre più verso la Spagna ed il Portogallo, ma entro 36-48 ore cesserà di affluire verso sud, a causa dell'arrivo sull'Europa di una perturbazione atlantica.

L’aria artica instabile ha ormai cominciato ad attraversare le nostre regioni, a partire dal nord-est e dalle coste tirreniche, direttamente esposte ai venti in arrivo dalla Porta della Bora e dalla Valle del Rodano; di conseguenza la depressione già presente sull’Italia da più di 24 ore ha cominciato ad approfondirsi rapidamente, favorendo lo sviluppo di una vera e propria perturbazione, seguita da cumuli e cumulonembi alternati a qualche schiarita.

Insomma siamo in presenza di una tipica depressione di stampo primaverile, in grado di portare localmente la neve fino a quote basse, specialmente al nord.

Ma cosa accadrà nei prossimi giorni? Lo stretto canale disteso fra Mar di Norvegia e Valle del Rodano, lungo il quale scorre l’aria artica in arrivo verso le nostre regioni, tenderà lentamente a spostarsi verso ovest, andando ad alimentare entro domani sera una piccola depressione in arrivo sul Portogallo; pertanto il vortice ormai generatosi sull’Italia ed i Balcani dovrà andare alla ricerca di nuovo carburante, spostandosi verso nord-est, ed abbandonando di conseguenza le nostre regioni.

Il tempo però rimarrà instabile, con rischio di nuovi acquazzoni, anche nelle giornate di giovedì e venerdì; per quale motivo? Perché il flusso di aria artica verso il Portogallo verrà improvvisamente interrotto da una perturbazione oceanica, più “mite” rispetto alla massa d’aria precedentemente presente, in transito sulle Isole Britanniche; questo ammasso nuvoloso, diretto verso sud-sudest, punterà i Pirenei e la Porta di Carcassona, permettendo a nuovi impulsi di aria fresca di penetrare nel Mediterraneo già nella giornata di venerdì, favorendo appunto la persistenza di condizioni di instabilità.

La depressione portoghese che fine farà? La sua traiettoria è l’incognita più grande al momento; la mancanza di una alimentazione corposa di aria fredda potrebbe decretare la morte del piccolo ciclone entro la fine della settimana, ma se prima di entrare “in agonia” la depressione riuscirà ad abbordare il Marocco, potrebbero addirittura innescarsi correnti di Scirocco fin sulle coste algerine fra venerdì e sabato, con effetti sulle nostre regioni ancora tutti da valutare.

Ad esempio se la pressione riuscirà a calare sull’Algeria, provocando la nascita dei venti di Scirocco appena descritti, sulla Sicilia e la Calabria di riflesso la temperatura potrebbe aumentare di diversi gradi nel prossimo fine settimana.

Entrare troppo nel dettaglio a questo punto può comunque essere fuorviante; vi invitiamo quindi a seguire tutti i prossimi aggiornamenti.
Autore : Lorenzo Catania