00:00 18 Novembre 2011

Che inverno sarà? Tutti i pro e i contro di una stagione con i… fiocchi

Pur se la scienza non ha al momento elementi sufficienti per produrre una previsione attendibile, ha comunque a disposizione diversi elementi che possono condurre ad una linea di tendenza verosimile. L'analisi spazia dalla verifica degli indici teleconnettivi alla magnitudo dell'attività solare, all'andamento delle anomalie oceaniche e ad altri elementi predittori. Stiliamo dunque una prima linea di tendenza.

 Come ogni anno ci imbarchiamo per il lungo viaggio verso l’inverno. La stagione, alla luce dei cambiamenti occorsi al nostro clima negli ultimi decenni, è la più delicata sia da prevedere che da vivere. La difficoltà nell’inquadrare il tipo di stagione cui stiamo andando incontro deriva proprio da questa instabilità climatica, la quale inganna i modelli utilizzati allo scopo, quelli a tiratura stagionale.

La stagione però è anche delicata da vivere: ci si prepara con gomme termiche, catene sempre a bordo, criticità dovute alle nebbie sulle pianure o agli improvvisi nubifragi sulle regioni del sud. Ma poi nevicherà davvero o sarà tutta una bufala questo inverno?

Come in tutte le analisi, anche in quella che abbiamo condotto in redazione per capire le intenzioni dell’inverno ha i suoi pro e i suoi contro. Iniziamo con i contro: ci stiamo rendendo conto della instancabile potenza con la quale gli anticicloni subtropicali risalgono dalle latitudini al di là del Mediterraneo verso il nord Europa attraverso il comparto italiano.

Il nostro inverno ha dunque contro di per il momento sè l’esuberanza della circolazione subtropicale che riesce a spingere ancora troppo a nord il suo campo d’azione. La collocazione preferenziale degli assi anticiclonici sull’Italia, basterebbe già di per sè a smontare una stagione. E scusate se è poco. Inverni come quello del 2006-07 hanno vissuto proprio sull’equilibrio di questi autentici mostri che alla fine negarono l’inverno anche a gran parte d’Europa.

Dobbiamo inoltre considerare la Nina che, se da un lato contribuisce a contenere la convettività nell’area tropicale, tende a influenzare soprattutto il comparto nord-americano a causa della sua magnitudo non eclatante. Questo potrebbe finire per rinforzare il lobo canadese del vortice polare, già forte di suo fin da oggi a causa di un consistente raffreddamento della stratosfera.

Tra i punti di forza abbiamo invece altri elementi che possono potenzialmente giocare a favore di una stagione più pimpante: un Atlantico che si sta raffreddando nel suo settore orientale, ovvero al largo delle coste europee, le quali potrebbero divenire settori altamente ciclogenetici. Non si esclude che possa disegnarsi dunque un’autostrada depressionaria aperta in presa diretta dal Canada o dalla Groenlandia verso il Mediterraneo occidentale. Questa speronerebbe l’anticiclone costringendolo a riparare in parte sulla regione scandinava e in parte sull’Europa dell’est.

D’altro canto la direzione dei venti in stratosfera, come si evince dall’Oscillazione Quasi Biennale leggermente negativa, potrebbe favorire lo sfogo del gelo stratosferico verso il comparto russo e quello orientale europeo, a patto che sul settore occidentale atlantico vada a piazzarsi un bell’anticiclone tale da iniettare verso le alte quote imponenti pacchetti di calore.

Se la prima parte dell’inverno, considerando l’andamento degli elementi favorevoli qui sopra elencati, potrebbe dunque contare sull’aria artica marittima per le sue incursioni nevose verso lo Stivale, tra la metà di gennaio e febbraio potrebbe invece appoggiarsi alle retrogressioni continentali. Nel primo caso l’inverno nevoso arriverebbe al nord e sull’alto Tirreno, nel secondo più facilmente lungo l’Adriatico e al sud.

Naturalmente stiamo parlando di schemi di massima che non hanno significato previsionale ma solo di tendenza. Seguiremo comunque attentamente l’evolversi delle vicende atmosferiche e questa splendida avventura che ci porterà nel cuore della stagione più amata dai meteofili di tutto il mondo.

Autore : Luca Angelini