00:00 7 Settembre 2007

Atlantico meno caldo: semestre freddo movimentato?

Le anomalie termiche della superficie dei mari mostrano una tendenza al ribasso dei valori Atlantici, a differenza di quello che avveniva una anno fa.

L’analisi odierna delle anomalie termiche della superficie dei mari mostra a livello generale una situazione opposta tra i due emisferi. Mentre nell’emisfero boreale predominano anomalie positive, piuttosto elevate nei settori artici, nell’emisfero australe la situazione risulta capovolta con una certa predominanza di anomalie negative, più consistenti lungo la zona equatoriale e le coste sud americane dell’Oceano Pacifico ove è in atto una debole Niña.

Allargando l’analisi agli ultimi 30 giorni per avere un quadro sulla tendenza, ed entrando più nel dettaglio, emergono delle particolarità che possono rivelarsi interessanti per l’andamento meteorologico dei prossimi mesi sull’Europa.

Rammentando che tra inizio estate 2006 e fine inverno 2007 l’Atlantico settentrionale registrò delle anomalie positive consistenti, che si portarono col passare dei mesi dalle coste del nord America verso il continente Europeo, osserviamo con piacere che le cose quest’anno sembrano andare in modo diverso.

Nei fatti, dopo che sino ad inizio estate anomalie positive si sono ancora presentate, seppure in modo minore, sulle superfici dell’Atlantico boreale, in seguito si è presentata una anomalia fredda consistente a ridosso degli U.S.A. che poi ha iniziato a propagarsi verso le coste Europee.

Rammentando che le acque degli oceani determinano alcune influenze sulla circolazione atmosferica, ecco che sembra scongiurata l’ipotesi di avere un prossimo semestre freddo simile all’ultimo. Di fatto acque del medio Atlantico più fredde dovrebbero favorire un maggiore scambio di masse d’aria freddo-calda tra le latitudini settentrionali e quelle medie del continente Europeo, dando vivacità al percorso meteorologico di autunno ed inverno.
Autore : Paolo Sartori