00:00 8 Febbraio 2008

APPENNINO, dove potremo aspettarci la NEVE?

Un nucleo di aria molto fredda originatasi sulla Finlandia si è portato sulle nostre regioni meridionali dove insisterà a fasi alterne anche nei prossimi giorni

Al sud l’inverno ricomincia da qui. Sarà una goccia di aria fredda finlandese ad imprimere la svolta dopo due mesi quantomeno incolori. La giornata odierna vede in azione la prima pulsazione che si troverà subito a contrastare con le tiepide acque dei nostri mari meridionali.

Forti venti settentrionali stanno già investendo le principali catene montuose lucane, calabresi e siciliane sospingendo contro i rispettivi versanti l’umidità sottratta alla superficie del mare. Il cocktail che ne deriva produce precipitazioni localmente intense, nevose a quote poste intorno agli 900-1000 metri sui settori peninsulari ma con limite in calo fin sui 700-800 metri in serata. Sila e Aspromonte in pole position per gli accumuli nevosi ma anche Peloritani, Nebrodi, Madonie e zone Etnea faranno la loro parte accogliendo i fiocchi bianchi fino a una quota compresa tra 1000 e 1200 metri.

Situazione analoga nel corso del fine settimana, tuttavia il vortice dissiperà gradualmente la sua energia determinando un affievolmento dei fenomeni e un indebolimento dei venti. Le temperature seguiteranno a scendere ancora di qualche grado nei valori minimi ma ampie schiarite faranno capolino durante il giorno in particolar modo sulla Puglia e sulle regioni costiere.

Lunedi secondo round. Altra aria fredda in altitudine confluirà nella struttura depressionaria rinvigorendola. Ne deriverà una nuova accentuazione dei fenomeni ad iniziare stavolta dall’Appennino Abruzzese e Molisano.

Fiocchi bianchi fin sotto i 500-600 metri, con estensione e successivo trasferimento delle precipitazioni anche ai rilievi lucani a quote leggermente superiori. Ulteriori spruzzate anche sui monti calabresi e su quelli siciliani oltre gli 800-1000 metri. In serata i fenomeni tendono ad attenuarsi progressivamente su tutti i settori indugiando solo sulle vette appenniniche più elevate.
Autore : Luca Angelini