00:00 17 Ottobre 2013

Alte pressioni d’autunno

Sole limpido, aria tersa e asciutta, temperature godibili. Ecco gli ingredienti di una situazione anticiclonica nel periodo autunnale. Fanno eccezione però le zone di pianura, più spesso avvolte dalle prime nebbie stagionali.

 A volte basta alzarsi poco al di sopra dell’atmosfera caliginosa che avvolge le nostre città ed ecco che l’autunno mostra il suo volto migliore. Aria tersa, cala assoluta, anche di notte regna una mitezza quasi innaturale.

Questo perchè l’aria fredda è pesante e grava praticamente incollata al suolo, quindi su fondovalle e pianure. A volte l’alta pressione autunnale riduce lo spessore verticale dell’aria fredda anche fino a poche decine di metri entro uno strato laminare che è noto come "strato limite planetario". 

La mancanza di moti verticali, quelli che avvengono invece durante il semestre caldo ad opera delle termiche e quindi della convezione, non permette la diluizione verso l’alto delle componenti gassose contenute nello strato limite e pertanto ne vede l’accumulo nei bassi strati. Questo è il motivo per cui le pianure sono spesso grigie e brumose durante l’inverno anche, anzi soprattutto, in condizioni di alta pressione.

Ma allora il bel tempo dove si nasconde? Il bel tempo lo ritroviamo in montagna ad esempio, ma anche lungo le zone costiere fuori protette da una catena montuosa che confina al di là dei crinali le nebbie della pianura. Ma è soprattutto in quota che la differenza tra una situazione di alta pressione e una di maltempo è particolarmente evidente.

Pensate che in condizioni di alta pressione possono formarsi inversioni termiche anche di parecchi gradi, così che possiamo partire dalla nostra brumosa città di valle o di pianura coperti di tutto punto, per poi ritrovarsi in maniche corte a 2000 metri di quota. Il sole là in alto è infatti limpido, il cielo blu profondo e l’aria cristallina, pura e asciutta.

Nelle immagini proposte due esempi di bel tempo anticiclonico di fine autunno in montagna: in alto siamo a Gressoney (Valle d’Aosta), con vista da oltre 2000 metri verso la vallata. Nella foto in alto il comune di Nesce (Lazio, Reatino) a quota 850 metri, sotto una classica fitta nebbia padana.

Autore : Luca Angelini