00:00 12 Luglio 2011

Attenzione! Brusco stop dell’estate entro fine luglio?

Drastica svolta nelle analisi prodotte dai nostri modelli che ci propongono per l'ultima decade l'innesto di un blocco di aria artico-marittima di estrazione groenlandese

 E proprio mentre il gran caldo sembrava aver tutte le carte in regola per proporsi caliente e a tempo indeterminato, ecco la svolta. Come sempre la pietra scartata dai costruttori diviene testata d’angolo e così anche gli scenari modellistici più nascosti e improbabili possono saltar fuori dal cappello del prestigiatore, in questo caso il mago "tempo" e coglierci di sorpresa (ma non troppo).

Cosa è cambiato in sostanza rispetto alle proiezioni fin qui esposte nei giorni passati? Molto, anche se essenzialmente sul medio-lungo termine, ovvero su scenari che comunque si offorno con il consueto margine di incertezza, più ampio se più spinto. In questo caso i nostri modelli fiutano il distacco di un blocco depressionario di natura artico-marittima dalla Groenlandia, con destinazione Europa, dunque si tratta di uno scenario decisamente spinto e pertanto da prendere con le dovute cautele.

L’escalation di un tempo non proprio estivo partirebbe con i primi avamposti temporaleschi tra mercoledì 13 e giovedì 14, che saranno però essenzialmente legati al nord. Nel fine settimana un secondo impulso fresco batterà nuovamente la stessa strada andando però a rinfrescare gradualmente anche il centro e poi il sud. Sarà la fine del grande caldo.

Tra lunedì 18 e martedì 19 un terzo asse di saccatura si ripeterà in traiettoria e fenomenologia mantenendo sull’Italia un clima ventilato, mite e gradevole. Eccoci poi al dunque: a partire da mercoledì 20 il blocco di aria fredda groenlandese, sulla scia della perturbazione di martedì, potrebbe far  breccia anche sul Mediterraneo centrale e pugnalare l’estate proprio al cuore.

L’Italia si troverebbe così a far fronte ad una brusca frenata della stagione con un periodo di tempo spesso inaffidabile se non perturbato e comunque decisamente fresco. Potrebbe anche scapparci qualche fioccata sulle Alpi perfino sotto i 2500 metri anche se per i dettagli e per le conferme del caso c’è ancora molto tempo. Vi invitiamo pertanto a seguirci per conoscere in anteprima tutti gli ultimissimi aggiornamenti. 

Autore : Luca Angelini