00:00 13 Dicembre 2016

Ultimissime meteo news: le 7 cose da sapere!

Che cosa dobbiamo aspettarci sino a Natale? E dopo?

-Sino a venerdì 16 al nord persisterà una spessa copertura nebbiosa di tipo medio-alto, cioè con limite sulle colline; si tratterà di una nebbia generalmente di tipo caldo, senza cioè gelate importanti al suolo, anche se si avvertirà comunque un fastidioso freddo umido.

Se davvero le correnti fredde da est riuscissero a sfondare sul Mediterraneo cambierebbero certamente le prospettive della settimana che ci traghetterà verso il Natale. Infatti al maltempo si accompagnerebbero anche nevicate sino in pianura sul Nord Italia e a bassa quota, almeno inizialmente, sulle zone interne del centro. L’attendibilità di tale previsione è comunque BASSA!

Quella che vedete in alto qui sopra è una cartina della copertura nevosa sull’Europa prevista per venerdì 23 dicembre, ammesso ma NON concesso che il freddo riesca a sfondare verso ovest. Come si può evincere anche la Valpadana sarebbe coperta di neve, anche se la maggiore copertura si riscontrerebbe naturalmente sull’estremo est dell’Europa.

Si prepara in ogni caso una fase molto instabile, a tratti perturbata, per le due isole maggiori dal prossimo fine settimana, 17-18 dicembre, almeno sino a lunedì o martedì della prossima settimana, con fenomeni anche particolarmente intensi su Sicilia orientale e meridionale, Calabria jonica e Sardegna orientale e meridionale. L’azione di blocco operata dall’alta pressione renderà insistenti sulle medesime zone i fenomeni per almeno 72 ore o forse più.

Anche se arrivasse un po’ di freddo da est, esso potrebbe risultare solo moderato, come indica l’analisi comparata delle emissioni modellistiche odierne. In questo modo potrebbe non essere sufficiente per interagire con il vortice depressionario sul Mediterraneo.

La ritrovata compattezza del vortice polare potrebbe invece gradualmente placarsi nel corso dell’ultima decade di dicembre, così come ipotizzano i grandi centri di calcolo; l’indebolimento non sarebbe di quelli notevoli, ma sufficienti a determinare quelle ondulazioni delle correnti atlantiche favorevoli a rendere dinamico il tempo alle nostre latitudini e a non fare andare in letargo in mezzo allo smog anche gli italiani.

Il NOAA ha confermato che il trend dell’inverno su gran parte del continente europeo potrebbe risultare mite per tutto il trimestre, eccezion fatta per le nazioni orientali, che invece sperimenterebbero sino alla fine di gennaio condizioni più FREDDE del normale. L’Italia sino a fine gennaio potrebbe sperimentare almeno 1 o 2 fasi fredde da est, in particolare il nostro centro-sud, febbraio invece si preannuncia molto mite, anche se più instabile.

 

Autore : Alessio Grosso